Ciao, mi chiamo Marta. Per hobby dipingo la ceramica e decoro oggetti con la tecnica del decoupage. Nel mio blog si parla quindi di ceramica e di decoupage ma anche di libri, cinema, musica e.....di molto altro

venerdì 1 ottobre 2010

In "gita" al cimitero monumentale di Genova Staglieno








Sono stata al cimitero di Genova Staglieno una sola volta nella mia vita.

Allora ero una ragazzina ma ancora lo ricordo nonostante siano passati più di quarant'anni.


Non era una visita legata ad una funzione funebre, si era trattato di una "gita". Potrà sembrare strano portare due ragazzine (io e mia sorella) a visitare un cimitero ma chi conosce il cimitero di Staglieno capirà che non è affatto strano.



E' un cimitero monumentale, ogni tomba è un'opera d'arte, non solo quelle dei "grandi" della storia oppure quelle dei nobili o dei borghesi, ci sono delle tombe di gente comune che hanno un fascino ancora maggiore, proprio per la storia a loro legata. Ricordo la sensazione che avevo se mi concentravo a fissare le statue, erano talmente "vere" che sembravano vive, avevo l'impressione che si muovessero.

Tra tutte quella che mi era rimasta più impressa nella memoria era stata quella di
Caterina Campodonico, la venditrice di noccioline.
Era una venditrice ambulante che, per non lasciare nulla ai suoi parenti, impiegò tutti i soldi guadagnati in una vita di lavoro e sacrifici per commissionare il suo monumento funebre allo scultore Lorenzo Orengo.
Ho letto che venne posto nel cimitero quando lei era ancora viva e che si fece fotografare vicino alla sua "gemella" di marmo.
Questo è l'epitaffio scritto sul basamento, ed è opera del poeta Giambattista Vigo:

A sôn de vende ræste e canestrelli
All’Æguasanta, a-o Garbo, a San Çeprian
Con vento e sô, con ægua zù a tinelli,
A-a maê vecciaia pe asseguaghe ûn pan;
Fra i pochi södi, m’ammuggiava quelli
Pe tramandame a-o tempo ciù lontan
Mentre son viva, e son vea portoliann-a:
Cattainin Campodonico (a Paisann-a).

Traduzione:
A forza di vendere collane di noccioline e dolci all'Acquasanta, al Garbo, a san Cipriano, con vento e sole, con acqua giù a secchi, alla mia vecchiaia per assicurarmi un pane; fra i pochi soldi, mi ammucchiavo quelli per tramandarmi al tempo più lontano, mentre son viva, da vera abitante (del sestiere) di Portoria: Caterina Campodonico (la Paesana) -1881- da questa mia memoria, se vi piace, voialtri che passate, pregatemi pace."

E' stata un vero personaggio, ho trovato un articolo nel quale si parla di lei ed è molto interessante, per vederlo clicca
QUI


Da Wikipedia, l'enciclopedia libera





Il cimitero monumentale di Staglieno (in ligure Çimiteio de Stagén) è il maggiore luogo di sepoltura di Genova ed è uno dei cimiteri monumentali più importanti d'Europa.
È situato nella Val Bisagno, nel territorio del "Municipio IV – Genova Media Val Bisagno", comprendente il quartiere di StaglienoVi sono sepolti figli illustri del capoluogo ligure e altri personaggi famosi tra i quali uno dei padri della Patria italiana, Giuseppe Mazzini, il presidente del Consiglio e partigiano Ferruccio Parri, il compositore della musica dell'Inno d'Italia Michele Novaro, numerosi garibaldini tra i quali Antonio Burlando ed altri che fecero parte della spedizione dei Mille (un campo è a loro dedicato), l'attore Gilberto Govi, il cantautore Fabrizio De André, il pittore Federico Sirigu, la scrittrice Fernanda Pivano, il poeta Edoardo Sanguineti, Constance Lloyd (moglie di Oscar Wilde), Nino Bixio e Stefano Canzio.
Per la vastità dei suoi imponenti monumenti funebri è considerato un vero e proprio museo a cielo aperto. Le numerose statue funerarie e cappelle – opere prevalentemente di scultori genovesi – sia pure costruite in stili differenti, restituiscono all'insieme del complesso un importante valore sotto l'aspetto dell'architettura e scultura funebre


Inserisco qualche foto dei souvenir fotografici del Camposanto di Genova, chi fosse interessato può trovarli QUI











Le ceramiche di Marta puoi trovarle QUI

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