Ciao, mi chiamo Marta. Per hobby dipingo la ceramica e decoro oggetti con la tecnica del decoupage. Nel mio blog si parla quindi di ceramica e di decoupage ma anche di libri, cinema, musica e.....di molto altro

lunedì 30 agosto 2010

per un cane abbandonato non c'è quasi mai il lieto fine



I miei post sono a volte originati da qualcosa che mi colpisce particolarmente e che desidero condividere perchè ho la convinzione che farlo possa servire a qualcosa.

Oggi mi ha colpito un poster dell'ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) che ho visto in un autogril sull'autostrada Torino-Savona

Ogni estate si torna a parlare dell'abbandono degli animali ma sono spesso solo discorsi di circostanza.

Credo che ci sarebbero meno abbandoni se semplicemente, prima di prendere un animale, ci si ponessero delle domande semplici del tipo:
"Lo voglio veramente? La mia famiglia lo accetterà? sarà un problema per il condomio? Saprò dedicargli il tempo del quale ha bisogno?
Ma soprattutto la domanda alla quale bisognerebbe rispondere con responsabilità è questa "Sarò in grado di tenerlo per sempre con me qualunque cosa accada?".

Spesso si prende in casa un cucciolo come se fosse un giocattolo, per assecondare il desiderio di un bambino.

Dopo pochi mesi il "giocattolo" diventa però troppo ingombrante, ci si ritrova con un cane adulto e da quel momento inizia il disamoramento, inizia ad essere un "peso" e un "problema".

Su un quotidiano on line ho letto che il fenomeno dell'abbandono dei cani durante l'estate è in calo. Nell'articolo è scritto:

"ESTATE, sinonimo di abbandono dei cani.

La maggior parte degli abbandoni in Italia è al sud con il 50 % del totale.

Il fenomeno è stato a lungo in crescita, in particolare nei mesi estivi.

I dati raccolti dall’ Aidaa (associazione italiana difesa animali ambiente) dimostrano che in questi ultimi anni (per fortuna) la pratica ignobile ha subito un calo. E a confermarlo c’è un dato. Infatti, in 100 canili d’Italia a giugno 2009, sono stati raccolti oltre 1700 cani contro i 2400 del 2008"

Non so quanto questi dati possono essere attendibili perchè vengono contati solo i cani salvati, non quelli che diventano randagi e neppure quelli che muoiono sulle strade, ma voglio credere che in un futuro non bebba più servire pubblicare un video come questo











se trovate un cane abbandonato in autostrada telefonate al numero 3341051030












Marta
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domenica 29 agosto 2010

Per ogni bambino nato un bambino salvato: LA PIGOTTA IN COMUNE
















Vado spesso a fare footing tra Albisola e Celle Ligure.


Non essendo una vera sportiva, a volte la corsa la trasformo in una passeggiata a passo veloce e, se c'è qualcosa che attira la mia attenzione, mi fermo a guardare.

Qualche tempo fa mi è capitato di passare davanti all'ingresso dell'ufficio anagrafe del Comune di Celle Ligure e la mia attenzione è stata attratta da una locandina con l'immagine della Pigotta, la bambola di pezza dell'Unicef.

L'immagine era deliziosa e la scritta "AVRA' PURE IL CUORE DI PEZZA MA OGNI ANNO SALVA MIGLIAIA DI BAMBINI" mi ha colpito molto.

La PIGOTTA la conosco da tempo e
ho già scritto dei post su di lei ma questo progetto non lo conoscevo e perciò mi sono documentata.

Questo è quello che ho trovato sul sito dell'UNICEF


La Pigotta in Comune


Nati sotto il segno della solidarietà.
UNICEF Italia ha lanciato da alcuni anni un’importante iniziativa destinata alle amministrazioni comunali che possono contribuire a salvare molti bambini finanziando un kit salva vita, grazie all’adozione di una Pigotta per ogni nuovo nato nel Comune.

Ogni bambino nato un bambino salvato

Con una Pigotta® dell’UNICEF le Amministrazioni Comunali possono festeggiare l’arrivo di un nuovo nato, salvando la vita a un bambino di un paese lontano grazie a kit salvavita. L’iniziativa si chiama “Per ogni bambino nato un bambino salvato”, e consente all’Amministrazione Comunale, con un contributo di 20 euro, di adottare una Pigotta, la bambola di pezza dell’UNICEF, ogni qualvolta nasce un bambino e viene registrato all’anagrafe.



La Pigotta viene regalata al nuovo nato e la donazione aiuterà a crescere sano un bambino in un’altra parte del mondo, grazie alla somministrazione di un pacchetto di interventi salvavita, vaccinazioni, vitamina A, sali per la reidratazione, antibiotici nonché zanzariere per prevenire la malaria e assistenza alle madri durante la gravidanza e il parto.


La Pigotta dell’UNICEF diventa così un simpatico gesto di benvenuto ad un nuovo cittadino e alla sua famiglia e nello stesso tempo un importante e concreto atto di solidarietà.


L’UNICEF rilascia all’Amministrazione Comunale un attestato di adesione e di ringraziamento, locandine per comunicare ai cittadini l’iniziativa; ai genitori, invece, l’UNICEF invia una lettera per felicitarsi dell’arrivo del loro bambino nato sotto il segno della solidarietà.



Se tutti ci impegnamo a diffondere queste informazioni ed a sensibilizzare gli amministratori del Comune nel quale abitiamo questa bella iniziativa potrebbe diffondersi sempre di più, a rifletterci bene 20 euro sono una piccola cifra ma possono diventare un regalo di immenso valore per uno dei tanti bambini che aspettano un aiuto per avere qualche speranza in più di sopravvivere.


Marta
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sabato 28 agosto 2010

borse e sacchetti: forme insolite nei vasi in ceramica

vaso a forma di borsa decoro "volto femminile con fiori"




vaso a forma di sacchetto decoro "donna con rosa"



vaso a forma di sacchetto decoro "donna stile art deco"




vaso a forma di sacchetto "decoro limoni"



Solitamente servono per i fiori recisi ma si possono utilizzare anche per composizioni di fiori disidratati oppure per composizioni di fiori di seta.

I vasi sono un complemento di arredo non troppo impegnativo e a volte vale la pena di acquistarne uno nuovo per dare un tocco di novità alla casa, se poi siamo capaci di creare una bella composizione floreale....il gioco è fatto

Purtroppo non sono esperta in composizioni floreali e perciò mi devo limitare a presentare i miei vasi semplicemente come sono: vasi in ceramica decorati a mano e nulla di più:)

Marta
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venerdì 27 agosto 2010

"Andrea" di Fabrizio De André. Un amore senza lieto fine











Ho registrato questo video a Savona durante il concerto "De Andrè canta De Andrè".



Non è mai facile essere "il figlio di...." ma per Cristiano De Andrè cantare le canzoni di suo padre sembra essere talmente naturale da diventare facile e il pubblico se ne rende conto.


Questa è una bellissima canzone e, come quasi tutte le canzoni di Fabrizio, è una storia bella, triste e..senza un lieto fine.

Andrea s'è perso s'è perso e non sa tornare
Andrea s'è perso s'è perso e non sa tornare
Andrea aveva un amore, Riccioli neri
Andrea aveva un dolore, Riccioli neri.

C'era scritto sul foglio ch'era morto sulla bandiera
C'era scritto e la firma era d'oro, era firma di re

Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia.
Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia.

Occhi di bosco, contadino del regno, profilo francese
Occhi di bosco, soldato del regno, profilo francese
E Andrea l'ha perso, ha perso l'amore, la perla più rara
E Andrea ha in bocca, ha in bocca un dolore, la perla più scura.

Andrea raccoglieva violette ai bordi del pozzo
Andrea gettava riccioli neri nel cerchio del pozzo
Il secchio gli disse: Signore, il pozzo è profondo
più fondo del fondo degli occhi della Notte del Pianto.

Lui disse - Mi basta mi basta che sia più profondo di me.
Lui disse - Mi basta mi basta che sia più profondo di me.

[1978]
Testo e musica di Fabrizio De André e Massimo Bubola




Una canzone contro la guerra sullo sfondo di una storia di amore omosessuale.

L'interpretazione più comune della canzone è che il soldato morto non sia Andrea ma il suo amato come spiega Wilco su "it.fan.musica.de-andre":


L'amore di Andrea , "riccioli neri", muore combattendo per la propria patria e Andrea apprende la notizia leggendo il foglio con "la firma di re".
Se analizzi il testo, "Andrea l'ha perso, ha perso l'amore" indica che il ragazzo morto (il soldato) non è Andrea bensì il suo innamorato (allora i soldati-donna non c'erano ancora), tesi confermata dal verbo che Fabrizio usa nel verso successivo ,"Andrea ha ", quindi Andrea non è morto ma vivo e soffre per la tragedia che l'ha sconvolto ( "s'è perso").

Andrea disperato raggiunge un pozzo e dopo aver gettato di esso una ciocca dei riccioli neri che il suo amore gli aveva lasciato prima di partire (quando presumibilmente dovette tagliarsi i capelli) si suicida buttandosi in fondo al pozzo ("signore il pozzo è profondo/ mi basta mi basta che sia più profondo di me").

Questo mi pare che tolga ogni dubbio, infatti seguendo l'altra tesi, e cioè che il soldato ucciso dalla mitraglia sia Andrea, come potrebbe questi se è già morto morire di nuovo gettandosi in fondo al pozzo profondo?


L'interpretazione è confermata dallo stesso De André:

"Questa canzone la dedichiamo a quelli che Platone chiamava, in modo poetico, i figli della luna; alle persone che noi chiamiamo gay oppure, per una strana forma di compiacimento, diversi, se non addirittura culi. Mi fa piacere cantarla così, a luci accese, a dimostrare che oggi si può essere semplicemente se stessi senza bisogno di vergognarsi."
[Presentazione durante il concerto tenuto al Teatro Smeraldo di Milano (19/12/'92)]

«La canzone parla di un figlio della luna, vittima della guerra. L'ambiente richiama il mondo delle fiabe, ma il dolore per la perdita dell'amato è tragicamente reale. Così Andrea si suicida gettandosi nel pozzo più fondo del fondo degli occhi della Notte del Pianto; quest'atto gli sembra l'unico modo per vincere il dolore.»
[Matteo Borsani - Luca Maciacchini, Anima salva, p. 114]


E' una canzone d'amore e nello stesso tempo una canzone contro la guerra, il testo e il commento li ho tratti dal sito antiwar songs.org (con l'autorizzazione dello staff)


Marta


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domenica 22 agosto 2010

al Priamar di Savona Cristiano canta Fabrizio (De Andrè canta De Andrè)



























Quella di venerdì sera per me rimarrà una serata indimenticabile.

I biglietti per il concerto al Priamar di Cristiano De Andrè li avevo prenotati circa un mese fà tramite HAPPYTICKET.IT e avevo potuto scegliere dei posti buoni nella fila H che è ottima perchè le file davanti rimangono più basse e quindi la visuale del palco è totale.

Lo spettacolo iniziava alle 9 e mezza ma noi poco dopo le 8 eravamo lì sapendo di dover ritirare i biglietti d'ingresso alla biglietteria che avrebbe aperto alle 8 e mezza.
C'era già una fila abbastanza lunga di persone in attesa, subito pensavo che anche loro dovessero solo ritirare i biglietti invece erano tutti in attesa di acquistarli, nonostante sapessero che i posti erano esauriti da tempo speravano forse in qualche rinuncia.
Purtroppo la maggior parte di loro è rimasta delusa perchè di biglietti in vendita ne avevano pochissimi.


Le canzoni di Fabrizio De Andrè, soprattutto quelle dei primi dischi, fanno parte della mia memoria da quando ero una ragazzina. I testi di "Carlo Martello" "La ballata del Michè", "Il testamento", "La guerra di Piero", "Via del Campo", "Bocca di Rosa", "Il pescatore" ancora adesso li ricordo tutti.



Cristiano De Andrè invece non l'ho mai seguito, ricordo di averlo visto ad un festival di Sanremo anni fa ma non mi aveva particolarmente colpito.


Forse per questo il concerto di venerdì è stato una meravigliosa sorpresa.
L'emozione più grande l'ho avuta nel momento in cui Cristiano è entrato sul palco: ho avuto la sensazione di rivedere in lui Fabrizio. Cristiano fisicamente è abbastanza somigliante a suo padre ma è soprattutto lo spirito di Fabrizio che si sente dentro di lui.
Quando ha iniziato a cantare mi sono subito resa conto che è un vero artista.

Io non sono una fine intenditrice di musica però quando suonava il violino le note mi arrivavano diritte al cuore: è bravissimo sia come musicista che come cantante.
Il gruppo che lo accompagna è stato veramente perfetto e tutte le canzoni hanno trovato una nuova vita musicale senza perdere nulla della loro poesia.

Ho scattato qualche foto, non sono riuscite un granchè ma le inserisco lo stesso perchè fanno parte del mio ricordo del concerto. Ho anche registrato qualche video e uno di questi l'ho inserito su YOUTUBE










E' stata veramente una splendida serata e mi ha fatto scoprire un artista nuovo: Cristiano De Andrè

Marta













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venerdì 20 agosto 2010

orologio da parete in ceramica





Esistono in commercio tantissimi tipi di orologi da parete, alcuni moderni, altri classici.





A volte sono troppo semplici ed altre volte troppo ricercati.





Spesso si cerca un oggetto che possa integrarsi in qualsiasi ambiente, qualcosa di poco impegnativo che si possa mettere in una cucina, in una sala o in uno studio.


I miei orologi in ceramica potrebbero essere adatti?


Potete trovarli QUI : Le ceramiche di Marta





Marta




lunedì 16 agosto 2010

Il profumo del mio FERRAGOSTO












Può capitarmi di ricordare una giornata per un odore che mi ha particolarmente colpito, soprattutto gli odori piacevoli come l'odore della salsedine mentre corro sul lungomare nelle giornate ventose che portano schizzi d'acqua fino alla strada.







Quest'anno del mio Ferragosto ricorderò sicuramente il profumo dei boschi


Siamo partiti al mattino con le biciclette da strada, non avevamo una meta precisa, avevamo solo scelto di andare in riviera evitando però il più possibile la via Aurelia. Il percorso prevedeva quindi di arrivare a Spotorno e da lì salire dalla strada delle Manie per poi scendere a Finale Ligure. Chi abita in provincia di Savona sa che Le Manie sono una zona dell'entroterra, immersa nella natura e con un una miriade di bellissimi scorci sul mare.

Salendo da Spotorno si arriva alle Manie passando da Voze.

Dal mare c'è un dislivello di circa 300 metri. Il paesaggio è talmente bello che non mi sono quasi accorta della fatica che ho fatto a pedalare in salita:))









C'è una bellissima vegetazione, i terribili incendi che hanno devastato questo territorio negli anni scorsi sono per fortuna solo un orribile ricordo.






Probabilmente dipendeva dal terreno bagnato dalle forti piaggie del giorno precedente che stava evaporando ma pedalando mi sentivo completamente avvolta dal profumo della vegetazione ed era una bellissima sensazione.

Il profumo del bosco, un mare bellissimo visto dall'alto, qualche foto, un cornetto Algida (gusto stracciatella) in un chiosco sul lungomare di Spotorno, questo è il mio FERRAGOSTO 2010





Marta



giovedì 12 agosto 2010

Bambini senza infanzia: i futuri atleti della CINA


Ero già a conoscenza dei sacrifici che vengono imposti in Cina ai bambini inseriti nelle scuole di ginnastica, ma oggi su un giornale on line ho visto una serie di immagini che mi hanno veramente impressionato e che si possono vedere QUI

Le foto ritraggono bambini di pochi anni mentre eseguono esercizi ginnici, tra tutte le foto ho notato qualcosa che accomuna tutti quei piccoli atleti: gli sguardi.

Sono sguardi che non hanno nulla della spensieratezza dell'infanzia, non sono gli sguardi biricchini che siamo abituati a vedere nei bambini che conosciamo, gli sguardi che ridono promettendo qualche marachella.

Gli sguardi dei bambini di queste immagini sono seri, le fronti sono corrucciate, si ha l'impressione che stiano recitando in un ruolo sbagliato: un ruolo da adulti.

Forse qualcuno tra loro salirà sul podio olimpico ma non esiste nessuna medaglia e nessuna vittoria per la quale possa valere la pena di rinunciare all'infanzia ma soprattutto non esiste nulla che possa giustificare le TORTURE alle quali sono sottoposti dagli allenatori per farli diventare flessibili e che sono riprese in questo VIDEO che non ho avuto il coraggio di vedere fino in fondo

Marta







martedì 10 agosto 2010

quando non esistevano gli orologi svizzeri: la meridiana (orologio solare)





Se cerchiamo su Wikipedia (enciclopedia libera) una definizione della meridiana troviamo questa descrizione:

La meridiana è un antico strumento di misurazione del tempo basato sul rilevamento della posizione del sole.

L'ago della meridiana, lo stilo, detto impropriamente gnomone, è l'asta che, tramite l'ombra proiettata sul piatto della meridiana, permette l'indicazione dell'ora.
Le meridiane erano già conosciute nell'antico Egitto e presso altre civiltà tra cui quella dei Greci e dei Romani. L'origine di questa scienza è tuttavia ancor più antica rispetto alla civiltà egizia e le prime testimonianze risalgono addirittura al Neolitico.
Lo studio degli orologi solari, in particolare della meridiana, è chiamato gnomonica o meno frequentemente sciaterica.

Nella forma più semplice uno stilo, detto gnomone, proietta la sua ombra su una superficie detta quadrante, e la posizione assunta è funzione dell'ora del giorno. Normalmente è mostrata l'ora solare apparente, ma è possibile predisporre il quadrante per mostrare il tempo standard.
Una meridiana può essere adattata per una particolare latitudine piegando lo gnomone in modo da renderlo parallelo all'asse di rotazione terrestre, in modo che punti verso il polo nord nell'emisfero boreale e verso il polo sud nell'emisfero australe. In realtà una meridiana dovrebbe essere progettata per una specifica latitudine per ottenere la massima precisione. Le meridiane da giardino prodotte industrialmente sono generalmente progettate per il 45° parallelo nord.
Il quadrante di una meridiana può essere ruotato attorno allo gnomone per un massimo di 7,5° verso est o ovest per correggere perfettamente il tempo standard locale (ogni fuso orario è ampio 360°/24h = 15°) come se ci si trovasse al centro del proprio fuso orario.

Spesso si vedono meridiane dipinte direttamente sulle facciate delle case.


E' un soggetto che mi ha sempre affascinato.
Tempo fa avevo acquistato delle meridiane in terracotta, le ho maiolicate, dipinte con i colori soprasmalto e, dopo la cottura, questo è il risultato.



Molto adatte per essere appese sia in casa che su una parete esterna, in terrazzo o in giardino. Possono anche essere incollate direttamente al muro usando la colla da piastrellisti.

Chi fosse interessato può trovarle QUI

Marta



sabato 7 agosto 2010

PrezziShock.it sito GRATUITO di aste on line


Sono iscritta su PrezziShock.it da tre anni e penso di poter esprimere un giudizio ben ponderato su questo sito di aste on line.
Quando mi ero registrata aveva due evidenti difetti ( era un sito lentissimo ed aveva pochi visitatori), ma il pregio di essere completamente gratuito che mi ha indotta a rimanere.
Ho fatto bene a restare perchè con il tempo si è molto migliorato.
Attualmente, anche se non ha ancora una velocità ottimale, si riescono a visitare e gestire le inserzioni abbastanza rapidamente, inoltre le inserzioni sono visibili su Google.

Per quanto riguarda le visite posso esprimermi esclusivamente per quanto riguarda le mie inserzioni ed ho notato che i visitatori sono numerosi per alcune inserzioni e scarsi per altre; penso che dipenda dai vocaboli che si utilizzano nell'inserzione stessa, che possono influenzare la visibilità attraverso i motori di ricerca.

Nel mio negozio ho inserito il contatore delle visite e dall'11 marzo 2008 risultano 3165 visite con 4720 pagine viste. Io non accedo mai se non devo fare qualche modifica perchè non voglio influenzare il canteggio degli accessi.

Un vantaggio che mi sembra molto rilevante per il giudizio riguarda la possibilità di effettuare il relist: l'inserzione viene ripetuta per un numero di volte a scelta del venditore fino ad un massimo di 99 volte.
L'inserimento delle inserzioni è molto semplice, si possono scrivere normalmente in formato testo ma nella descrizione è possibile anche utilizzare il codice HTML che consente di inserire foto e video che rendono l'inserzione molto più interessante. C'è anche la possibilità di inserire una decorazione a tema, una specie di cornice che fa risaltare maggiormente l'oggetto in vendita.

Come su E-Bay anche su PrezziShock vengono rilasciati i feedback alla fine della transazione

Nel sito è attivo anche un FORUM è diviso in tre sezioni, la prima è specifica per gli utenti (regolamento, vendere, comprare, suggerimenti, blog, chat) , la seconda sezione è generale e quindi tratta di argomenti di qualsiasi tipo, la terza parte è invece dedicata alle singole categorie ( abbigliamento, arte, filatelia etc)



Gli iscritti alla COMMUNITY, oltre a scrivere nel forum, possono attivare un proprio BLOG e possono incontrarsi in CHAT

L'amministrazione e lo staff di assistenza sono molto veloci nelle risposte ai messaggi che si inviano attraverso il link CONTATTACI.
Le inserzioni e gli utenti registrati aumentano rapidamente e ciò mi rende sono fiduciosa in ulteriori futuri miglioramenti del sito.
Questo sito non può essere giudicato facendo confronti con colossi nel campo delle aste on line, gestiti da società multinazionali che hanno enormi capacità economiche.
Confrontandolo con altri siti più o meno dello stesso livello giudico PrezziShock in modo molto positivo e mi sento di raccomandarlo .

PrezziShock ha adesso anche un
fans club su Facebook
Nel Fan Club è possibile pubblicizzare i propri oggetti in vendita ed ho potuto notare che le visite alle inserzioni sono aumentate molto da quando ho iniziato ad utilizzare tale possibilità.

Il sito ad oggi ha circa 72500 aste in corso



Noi che siamo stati abituati da sempre ad identificare E-Bay come l'unico gestore degli acquisti on line, possiamo iniziare a considerare PrezziShock.it come l'alternativa italiana completamente gratuita delle aste on line


Le ceramiche di Marta su PrezziShock.it le trovi QUI




Marta