Ciao, mi chiamo Marta. Per hobby dipingo la ceramica e decoro oggetti con la tecnica del decoupage. Nel mio blog si parla quindi di ceramica e di decoupage ma anche di libri, cinema, musica e.....di molto altro

sabato 29 maggio 2010

Trofeo Fantozzi: la corsa ciclistica più "fuori" d'Italia



Appuntamento in Liguria per ciclisti fuori forma!



A tutte le "merdacce" che vorranno partecipare a questo fantastico trofeo
http://www.trofeofantozzi.it/

Dal sito ufficiale:
"Per chi non sa di cosa si tratta spieghiamo velocemente. Il "TROFEO FANTOZZI" una corsa goliardica, giunto quest'anno alla VENTESIMA edizione, riservata a ciclisti improvvisati, sedentari, sovrappeso e sputati dalla fortuna, anche chiamati "merdacce" dagli organizzatori."

Il percorso si svolge tra Arenzano e Varazze: 27 chilometri tra andata e ritorno con zero salite

Nel modulo di iscrizione si compila anche una parte relativa alle "caratteristiche" del partecipante e alle sue SFIGHE VARIE esempio: improvvisato, sedentario, consigliere di condominio, latitante, pelato, bocciato a scuola, casini in famiglia, depresso, precario, isterico, trombato alle elezioni ecc.

Il Programma

ORE 10.00 Ritrovo presso il Parco Negrotto Cambiaso di Arenzano – Ritiro pettorali e pacco gara. E’ possibile noleggiare per tutta la durata della “gara” go-Kart a pedali della multinazionale olandese www.bergtoys.it

ORE 12.00 Spettacolo musicale ALEXANDER Disco Piano Bar - Vecchi successi e musica anni ’70-’80-’90 LIVE! Il Tutto a bordo del fantascientifico palcoscenico mobile SHOWtruck !

ORE 13.00 Pasta party per i concorrenti iscritti

ORE 14.30 Chiusura tassativa eventuali iscrizioni dell'ultima ora, terrore e ruina di ogni organizzatore!… Gadget e rifornimenti salvo esaurimento scorte!

Gli Organizzatori supplicano i partecipanti di non iscriversi all'ultimo momento!!!

ORE 15.00 PARTENZA! Arenzano - Pista Ciclabile Via del Mare – Cogoleto SS1 Aurelia Pista Ciclabile Lungomare Europa dove in questi giorni si stanno completando (speriamo aggiungiamo fantozzianamente noi ….) i lavori di ripristino della frana dello scorso ottobre.

ORE 16.00 - Arrivo a Varazze Molo Marinai d’Italia con la Banda Cardinal Cagliero e con il tradizionale tuffo… direttamente sugli scogli per i più temerari…..E’ prevista la presenza di alcune bicicletta d’epoca dei Bersaglieri in onore della Fanfara dei bersaglieri fiorentini presente a Varazze per la festa della Repubblica. Sosta e ristoro.

ORE 17.00 Ritorno sullo stesso percorso

ORE 17.15 Altra sosta ristoro sulla passeggiata di Cogoleto. Se avete deciso di mettervi a dieta, meglio rimandare…

ORE 18.20 Circa Arrivo sul Gran Premio della Montagna nel secolare Parco Negrotto Cambiaso di Arenzano

ORE 18.30 3° ristoro iperbocalorico e saluto musicale di ALEXANDER Disco Piano Bar

ORE 18.45 Premiazioni e brindisi finale!


Io mi iscrivo!!!!!!!!!!


Marta



Può un semplice innaffiatoio diventare un'originale idea regalo?










L'innaffiatoio è un oggetto che tutti abbiamo usato per bagnare le piante del balcone. Io li ho sempre acquistati di plastica perchè mi sembravano più comodi.
Una volta in un negozio di articoli per il giardino ho visto degli innaffiatoi in lamiera zincata che hanno attirato subito la mia attenzione. Mi piace molto dedicarmi al decoupage e gli innaffiatoi mi sono sembrati subito degli oggetti molto adatti per realizzare l'idea che avevo in mente: dei vasi per fiori un pò originali.
Questo è stato il risultato.

Possono essere usati per i fiori recisi oppure per composizioni con fiori secchi oppure sintetici.

Molto adatti anche per decorare la vetrina di un negozio, oppure per essere esposti in una taverna

Dimensioni:
la parte cilindrica misura cm. 15,5 di diametro e cm. 16 di altezza
l’ingombro totale è cm 40 di larghezza e cm 18,5 di altezza
è stato rifinito con vernice trasparente che lo rende lavabile.
L’interno è stato lasciato al naturale

Chi fosse interessato li può trovare su PrezziShock.it

Marta

giovedì 27 maggio 2010

libri liberi: se abiti a Roma e ami leggere.....approfittane!!!


Un dono vicendevole. Un'esperienza poco praticata. La possibilità di accedere a titoli selezionati, portandosi a casa un testo gratuitamente. Questo è Libri liberi.
Ogni giorno, dalle 11:00 in poi, presso la Facoltà di Ingegneria di Tor Vergata, Roma, aula numero 18, studenti ed esterni possono scambiarsi letteratura ed emozioni.
La facoltà di Ingegneria è facilmente raggiungibile dalla metropolinata Anagnina (capolinea - linea A), con piccolo trasbordo sull'autobus 20 Express che porta dritto dritto davanti alla porta d'ingresso.
In questo mese preparativo abbiamo radunato una buona quantità di libri (classici, saggi, narrativa, poesia, attualità). Aspettano solo voi! Non importa se siete iscritti a Roma2 o non appartenete ad alcuna facoltà.
Voi ci portate un libro, noi ve ne regaliamo un'altro. Meccanismo semplice, che permette risparmio e piacere.
E' attivo anche un servizio di "Libri-liberi a distanza": ovvero ci organizziamo per ricevere il vostro libro e farvi recapitare quello che avrete scelto dal nostro elenco, presto on line.


Fonte Sotto i fiori di lillà (sono autorizzata alla pubblicazione)


Ogni tanto navigando in internet ci si accorge che qualche idea nuova si può ancora trovare, se esiste il desiderio di scrollarsi di dosso la "voglia di non fare nulla"

Spero che leggendo questo post qualcuno decida di fare sua questa idea, questi scambi potrebbero avvenire nelle scuole, nelle circoscrizioni, nei circoli, nelle associazioni........

Io credo che si possa provare, voi che ne pensate?

Marta





domenica 23 maggio 2010

Un'altra vittima della bellezza a tutti i costi



Era il 13 maggio, forse Annabella avrà pensato che il 13 porta fortuna e che quello per lei sarebbe stato un bel giorno. Non poteva sapere che quel giorno avrebbe segnato l'inizio di una tragedia. Da quanto ho sentito oggi al telegiornale Annabella Benincasa ha 35 anni ed è una bella ragazza ma nonostante ciò lo scorso 13 maggio è entrata in una clinica privata per un'operazione di chirurgia estetica al seno, per rimediare ai "danni" provocati dalla gravidanza di cinque anni fa.
Doveva essere un'intervento da poco, in day hospital, quasi una passeggiata, ma non è stato così. Qualcosa non ha funzionato, prima ancora che il chirurgo le impiantasse le protesi l'encefalogramma era piatto ed Annabella è entrata in coma. Nella clinica privata non c'era la rianimazione ed è stata trasportata in ospedale, dove si trova tutt'ora e dalle notizie che ho sentito si teme che per lei non ci siano speranze di ripresa.

Ora i familiari hanno denunciato il chirurgo, si cercano i responsabili ma in questo caso le responsabilità facilmente rimbalzeranno da uno all'altro . Alla fine l'assicurazione pagherà una cifra che se anche fosse di importo considerevole non potrà ripagare una bambina di cinque anni per la perdita della mamma. La questione si chiuderà, per poi riaprirsi in un'altra città dove un'altra donna rincorrendo le stesse illusioni di bellezza ad ogni costo si sdraierà sul lettino del chirurgo estetico.
Che cos'è che porta una donna ad affrontare un intervento chirurgico pur di avere il seno un pò più sodo? Uno dei motivi può essere la falsa pubblicità che ci viene propinata dai media. Vediamo attrici che a 60 anni ne dimostrano meno di 40 e vorremmo essere come loro credendo che in questo modo saremmo più apprezzate e di conseguenza più amate.

Non accettiamo il fatto che il tempo lascia i suoi segni su di noi, non riusciamo ad accettarci per come siamo. Dovremmo invece riuscire a guardarci con maggior ironia e con maggior affetto verso noi stesse. Dai che ce la possiamo fare!!!!!
Marta



mercoledì 19 maggio 2010

24 maggio giornata europea dei parchi


Il 24 Maggio si festeggia la Giornata Europea dei Parchi, per ricordare il giorno in cui, nel 1909 in Svezia, venne istituito il primo parco.


Savona e Bergeggi partecipano alla iniziativa con "La Grotta Marina di Bergeggi" la più nota grotta marina della Liguria.

ll percorso, che dista dalla costa solo poche centinaia di metri, è sull’Area Marina Protetta.

E’ facile restare abbagliati dai colori del mare che si infrange sulle scogliere sottostanti ma vale la pena osservare le specie vegetali pioniere tipiche di substrati calcarei e le specie arbustive della gariga e della macchia mediterranea tra le quali spiccano Campanula sabatia (esclusiva della liguria occidentale), Euphorbia dendroides, la rara Anthyllis barbajovis e l’endemica Thymelea hirsuta.
Sul territorio cresce anche l’anemone epatica che annuncia la primavera, poi primule, narcisi, acetosella, ginestre, cisto, poligala, vilucchio, gladiolo, globulario, bocche di leone. Alla fine dell’estate arriva il settembrino seguito da crocco e linaria; con l’inverno margheritine e alissi.

Boschi di querce, pini, lecci, faggi, frassini, castani che proteggono nell’ombra funghi come boleti, porcini, colombine verdi, "sanguin". A primavera il Tordilium, ai margini delle strade la "borsa pastora" e la Pimpinella minor.

Sulle colline crescono, agrifoglio, pungitopo, sorbo degli uccellatori; a levante, ginestre (più diffusa la "spagnola", alta fino a 2 metri), erica arborea, brugo e corbezzolo. Non mancano malva e bardana, anche se alcune delle più diffuse piante aromatiche sono timo, origano, santoreggia, mirto, finocchio selvatico, rosmarino.

Narra la leggenda che nella Grotta Marina di Bergeggi vivesse un terribile drago, adorato dalla popolazione della vicina città romana di Vada Sabatia.

All’inizio del V secolo d.C. i Santi Eugenio e Vindemiale affrontarono l’esecrabile bestia armati solo del segnacolo della croce e la affogarono in mare. La leggenda simboleggia in realtà la vittoria del Cristianesimo sul Paganesimo, ma offre anche una chiara testimonianza del timore e del mistero con cui in passato veniva guardata la grotta. Quando il mare era in tempesta, da un foro sopra alla grotta (ancora presente negli anni Sessanta presso la Via Aurelia, prima dei lavori di ampliamento della sede stradale) fuoriusciva con regolare intermittenza un soffio d’aria sibilante che contribuiva ad alimentare il mistero. Si trattava in realtà di un soffione provocato dal moto ondoso che comprimeva ritmicamente l’aria nelle fessure carsiche facendola uscire con violenza verso l’alto.


fonte: blog della fiorista Mariangela , che mi ha autorizzato alla pubblicazione


Il bollino di qualità per il web piace a utenti e provider


Il bollino di qualità per il web piace a utenti e provider19.05.2010 Ai social network chiesta maggiore trasparenza sul fronte della privacy. Un bollino "Internet mi fido" esposto sul web per garantire il rispetto della privacy e della legalità.
È un'etichetta visibile e chiara proposta su iniziativa del governo.
La certificazione di qualità testimonia l'adesione a un "Codice di autodisciplina a tutela della dignità della persona sulla rete internet".

Cresce, infatti, il dibattito sulle informazioni pubblicate attraverso social network e altri spazi on line, luoghi dove la percezione dei confini tra pubblico e privato non sempre è immediata.
E negli ultimi mesi i gruppi dell'odio su Facebook hanno richiamato più volte l'attenzione dei mass media.
Secondo il progetto, i provider potranno intervenire per rimuovere materiali che violano le norme. L'opinione degli operatori è positiva.

«Su internet - sottolinea Paolo Ainio, fondatore del gruppo Banzai - gli utenti sono i più attivi nella segnalazione di contenuti offensivi: il loro contributo è fondamentale».
La collaborazione con il pubblico del web avrà un ruolo decisivo nella capacità di autoregolamentazione on line.

La bozza del codice nasce su impulso del ministro dell'Interno, Roberto Maroni.
«Standardizza il comportamento nei siti web: gli utenti avranno meno difficoltà per conoscere e rispettare le norme», evidenzia Antonio Converti, direttore della divisione portal and vas di Wind che include Libero, uno dei primi portali italiani ad aver sperimentato un sistema di autoregolamentazione, sviluppato con l'aiuto della comunità di utenti web. Ma restano alcuni punti da approfondire durante la discussione della bozza. «Bisogna definire il protocollo di comunicazione tra fornitori di accesso on line e autorità giudiziaria», aggiunge Converti.

Il testo è in fase di elaborazione da dicembre, quando il ministro Maroni ha convocato una riunione con gli operatori del settore.
All'incontro, tra gli altri, hanno partecipato Google, Facebook e Microsoft.

La proposta arriva in coincidenza con un dibattito sempre più intenso sulla tutela dei dati personali nei social network. Tanto che anche il gruppo "Article 29 data protection party" della Commissione europea è intervenuto per chiedere maggiore trasparenza nelle policy delle reti sociali on line che riguardano le informazioni personali degli iscritti.
Gli utenti, per esempio, devono essere consapevoli che, se scelgono di pubblicare la loro pagina privata sul web, il loro profilo può essere trovato dai motori di ricerca.

Di recente, poi, è intervenuta anche l'Agcom, l'Autorità garante delle telecomunicazioni, con un'indagine sui danni economici della pirateria dovuti a filmati, fotografie, canzoni e testi condivisi on line senza rispettare il copyright. Osserva Dario Denni, presidente di Aiip, l'Associazione italiana degli internet provider: «La bozza del codice incontra il favore degli operatori: apre la strada per avere strumenti effettivi ed efficaci. E la segnalazione di abusi può diventare più reattiva». Ha un ruolo decisivo anche la semplificazione della comunicazione rivolta al pubblico on line.
«Le linee guida dovranno avere un linguaggio chiaro. È in ritardo, però, una diffusione della cultura informatica in Italia attraverso progetti educativi», aggiunge Denni.

Via agli incontri tra fornitori di accesso a internet, aziende informatiche, gestori di servizi web, motori di ricerca, istituzioni pubbliche: definiranno l'evoluzione del codice di autodisciplina.


Fonte:
Luca Dello Iacovo
IL SOLE 24 ORE

lunedì 17 maggio 2010

Raimondo Vianello: la sua morte dissacrata su Facebook



Quando ho saputo della sua morte avrei voluto scrivere subito un pensiero in ricordo di Raimondo Vianello.

E’ stato un grande artista e mi ha regalato tanti momenti di allegria. Solo lui è riuscito a rendermi piacevole seguire una trasmissione calcistica e la cosa ha dell’incredibile perché il calcio non è uno degli sport che amo.
Il pensierino avrei voluto scriverlo ma poi non l’ho fatto perché pensavo di non riuscire a trovare le parole giuste per rendere l’idea di quanto l’ho apprezzato, di quanto l’ho sentito sincero nella sua recitazione con Sandra,di quanto era ironico, mai volgare, sempre un vero signore in qualsiasi circostanza.

Queste parole forse riuscirei a trovarle ora, a distanza di un mese dalla sua morte, dopo essermi commossa guardando le immagini del suo funerale alla televisione, cosa che non mi era mai successo per nessun personaggio pubblico. Nonostante ciò ho deciso di non parlare della sua persona, ma di ciò che ho letto su internet , delle parole che sono state scritte riguardo a Vianello e delle quali non riesco a farmene una ragione.
Riporto una discussione che si è svolta su una bacheca di Facebook, si tratta della bacheca di un mio amico. Come tutti i frequentatori di face book sanno l’amicizia su fb a volte non è esattamente un’amicizia nel vero senso della parola, si potrebbe chiamare “conoscenza virtuale”, che si mantiene per uno scambio di opinioni, per la pigrizia di cancellarla, per la speranza di poterla trasformare in un’amicizia vera. Ecco la discussione del 15 aprile 2010

“tizio A” E' morto il camerata Vianello, soldato nella repubblica di salò e berlusconiano dichiarato da sempre. E adesso un po' di pubblicità. Ta tarà , ta tarà, ta ta tara ta ta tà!!!


“tizio B” vabbè poveromo, un minimo di rispetto per i morti..

“tizio C” preferisco un berlusconiano dichiarato di un intero popolo che nega di averlo votato ...

“tizio A” mica non lo rispetto, ho solo dato la notizia... e poi c'ha guadagnato miliardi con le televendite, mica se la prenderà per la pubblicità...

“tizio C” era il suo lavoro ... io credo sia stato un ottimo professionista. e la sua carriera , non dimentichiamolo è iniziata quando Berlusconi ancora faceva lo sguattero sulle navi da crociera e le tv private ancora non esistevano ; - )

“tizio A” non metto in dubbio le sue capacità istrioniche, anche se accostarlo ad un mostro sacro come Tognazzi (come ho sentito) mi pare esagerato...
ma come persona un repubblichino non avrà mai la mia stima, specie se poi ha fatto successo facendo il "simpatico"

“tizio D” via... non è così semplice... come saprai l'arruolamento nella RSI era obbligatorio.
Anche Dario Fo è stato soldato a Salò.
Lui cel'avrà la tua stima, immagino no?

“tizio A” c'è chi ha pagato con la vita il rifiuto alla leva obbligatoria nella rsi, come ben sai...

“tizio D” eh appunto.
Quindi Dario Fo è un fascista che non avrà mai la tua stima.
La mia sì, per quello che ha fatto nei 65 anni successivi.
Chi ha pagato con la vita è un eroe, io non posso dire cosa avrei fatto, sarebbe anche troppo comodo, anche perchè essendo nato 30 anni dopo quei fatti ho un po' di pudore nel giudicare chi, suppongo, ha avuto meno coraggio.
Ora passo per il Pansa della situazione.....

“Tizio A” ma Fo, appunto per quello che ha fatto dopo, presumibilmente l'ha fatto perchè costretto e non eroe, su vianello non posso avere questa certezza, anzi...
cmq sapevo che avrei sollevato un vespaio con questo post :))

“Tizio E” allora sorvoliamo sul Vianello repubblichino... ma non sul Vianello Berlusconiano..!!

“Tizio A” qui ( link) c'è un elenco di gente che ha aderito alla rsi un po' per costrizione un po per convinzione (pavese si era fatto i suoi begli anni di confino come antifascista negli anni '30, di dario fo si è detto ecc.). Ma lui ha dichiarato "non rinnego nulla"... fate voi...

“Tizia F” (sono io) ma tu gli artisti li classifichi in base alle loro scelte politiche? Se sono di destra non ti piacciono per partito preso, se sono di sinistra sono dei grandi?
...se il" Ta tarà , ta tarà, ta ta tara ta ta tà!!! " te lo evitavi forse sarebbe stato meglio

“Tizio B” quoto la marta, specie nel momento della morte è sempre bene portare rispetto. Anche a Berlusconi, un so se mi spiego.

“Tizio A” non l'ho affatto giudicato come artista infatti, ho ricordato due cose della sua persona, e cmq, personalmente, non mi è mai piaciuto come artista... e umanamente, ripeto, uno che ho militato e non ha rinnegato la rsi per me si merita tutto il tarattatta...

“Tizio E” e speriamo di farlo presto anche per Berlusconi...!!

Qui si chiude la discussione.

Nei giorni seguenti alla sua morte avevo letto su un giornale che c’erano state proteste per una pagina apparsa su Facebook nella quale si leggeva “ Festeggiamo la morte del berlusconiano Raimondo Vianello, dopo Mike, Mosca, Santi Licheri, il cavaliere perde un altro voto. Speriamo che il prossimo sia Fede”

E’ il caso di esprimere un’opinione su quello che ho riportato?
Per me sarebbe superfluo, sono parole che si commentano da sole e ben rappresentano chi le ha scritte.

Mi piace pensare che se Vianello le potesse leggere riuscirebbe a trovare un commento ironico per sdrammatizzare e chiudere la disputa dimostrandosi come al solito un vero gentleman.

grazie Raimondo!

Marta


lunedì 10 maggio 2010

Il silenzio delle donne che avrebbero il diritto di urlare



MURATA VIVA (Leila) Editore Piemme
Ho comprato questo libro in un autogrill, non sapevo quale argomento trattasse ma mi ha colpito la copertina. Gli occhi che mi hanno guardato attraverso la fessura lasciata dal velo nero hanno catturato la mia attenzione, sembrava che mi volessero trasmettere un messaggio, una richiesta di aiuto.

«Mi chiamo Leila, ho ventuno anni, francese di nascita e marocchina per tradizione... mio padre è un uomo rispettabile e rispettato. Mi picchia se non obbedisco ai suoi ordini. Mi ha riempita di pugni per obbligarmi a sposare l´uomo che sale gli scalini davanti a me. L´integrazione è la possibilità di dire no. La tradizione è l´impossibilità. Non sono mai stata capace di infrangere quella legge non scritta».

Questo è l'inizio del libro, è la storia vera di una ragazza dei nostri tempi, all'apparenza una normale studentessa di nazionalità francese, integrata con le compagne di scuola, apparentemente una delle tante ragazzine che incontriamo per strada e delle quali invidiamo un pò le risate e la spensieratezza data dall'età.
Ma questa è solo l'apparenza, tra le mura di casa la situazione è ben diversa.
Leila (questo è il nome della protagonista) vive in una famiglia che segue le tradizioni del paese d'origine, le tradizioni tramandate di generazione in generazione e che non possono essere infrante. Chi le infrange viene punito e la punizione a volte è un viaggio senza ritorno.
Leila gioca per strada, fuma, va a ballare e si innamora, ma tutto questo lo fa di nascosto, si è creata una seconda vita di libertà per sopportare la sua vera vita in prigionia.
La sua prigione è la famiglia, lei è una donna e per questo motivo non ha diritti ma solamente doveri, a dieci anni il fratello si approfitta di lei, lo fa senza farle perdere la verginità perchè quella è una merce di scambio da offrire ad un marito, perdendola la ragazza non potrebbe più sposarsi e resterebbe un peso per la famiglia.

La violenza e le umiliazioni la portano più volte a tentare il suicidio ma alla fine si arrende e sposa l'uomo che è stato scelto per lei.
Nonostante tutto il male che ha ricevuto dal padre e di riflesso anche dalla madre che non è capace di difenderla, lei è legata ai genitori da un legame profondo, che non è tradizione e neppure costrizione, è il bisogno di appartenenza che abbiamo tutti, la necessità di sentirci parte di una comunità, di non essere lasciati soli.
Con il matrimonio lascia le mura tra le quali ha passato la prima parte della sua vita da prigioniera e si trasferisce in un'altra prigione, il carceriere non è più suo padre, ora è suo marito.
Ha un figlio e questo bambino riesce a darle la forza di reagire e di denunciare il marito che l'ha quasi uccisa.


Quando decide di denunciarlo inizia un'altro calvario, quello che deve affrontare chi infrange le leggi non scritte, la sua battaglia è lunga ma sulla sua strada incontra anche delle persone comprensive che vogliono aiutarla.
Ora vive in Francia con il figlio sotto falso nome.

La mia opinione:
è un libro che mi ha lasciato dentro un grande sgomento.
Leggendolo ho capito che il dramma che ha vissuto Leila è lo stesso che vivono tante ragazze anche in Italia, non lo sappiamo (o facciamo finta di non saperlo) fino a quando non succedono le tragedie come quella di Ina, la ragazza uccisa dai familiari e sepolta in giardino perchè era andata a convivere con il suo innamorato.

Sarebbe necessario che libri come questo fossero inseriti nelle biblioteche scolastiche, è indispensabile che i ragazzi conoscano questi fatti, i cambiamenti devono partire dai giovani. Se le ragazze in difficoltà potranno trovare amici con i quali confidarsi ed in grado di capirle forse ci sarà qualche speranza di abbattere le mura della loro prigione

Marta


sabato 8 maggio 2010

Polaroid: quando i sogni riescono a realizzarsi






Il sogno di cui voglio parlare è quello di Florian Kaps, disegnatore di siti internet ed appassionato di fotografia analogica ed in particolare delle Polaroid.
Florian aveva in testa un’idea fissa: far rivivere il mito della Plaroid, che negli anni 80 aveva fatto conoscere a tutti la magia dello scatto immediato.
Con l’avvento dell’era digitale e dei videofonini la mitica macchina fotografica era andata in pensione, dopo la chiusura dell’ultima fabbrica olandese nel 2008.
Dal 2005 si dedica alle sue Polaroid, crea un sito internet nel quale gli appassionati espongono le loro opere ed un altro sito nel quale commercia in macchine d’occasione, che rimette a nuovo e rivende con garanzia di un anno.

Cerca nel frattempo di trovare un punto di collaborazione con la direzione della Polaroid, senza riuscirci.
L’ultima fabbrica viene chiusa e tutto il personale si trova senza lavoro esclusi quattro operai in appoggio ad un direttore tecnico (Andrè Bosman) incaricato di vendere il vendibile e distruggere i macchinari che sarebbero rimasti.

Quando è il momento di smantellare la fabbrica olandese vengono spediti inviti ai commercianti del settore che potevano essere interessati all’acquisto del materiale in giacenza e l’invito arriva anche a Florian Kaps, in virtù del suo commercio di materiale fotografico su internet.



E’ in quella occasione che in Florian nasce l’idea per realizzare il suo sogno.
Quando incontra Andrè Bosman gli chiede di costituire con lui una società, acquistare i macchinari rimasti e far ripartire la fabbrica. Non è una scelta facile per Bosman che ha già 55 anni, ma alla fine si lascia coinvolgere nell’avventura, trascinato dall’entusiasmo di Florian.
Alla società danno un nome appropriato all’impresa e la chiamano “Impossible”.
Florian riesce a trovare investitori tra gli amici appassionati della Palaroid (uno di questi amici si ipoteca la casa per finanziarlo).

A parte il crollo della domanda, dice Florian, quello che ha obbligato la chiusura è stata la scomparsa di molti dei componenti chimici necessari alla produzione dei componenti chimici Polaroid. Per questo i due soci devono ricercare nuove soluzioni chimiche.

I finanziamenti reperiti non sarebbero sufficienti a far ripartire la fabbrica al suo standard di 1200 operai. La nuova società può assumere solo pochi dipendenti e sceglie i 12 con più competenza ed esperienza. Tutti con più di 25 anni di lavoro nella vecchia fabbrica. Persone che non lavorano per i soldi o per la gloria, ma per vincere una sfida: fare continuare a vivere le Polaroid.
Delle 17 catene di montaggio 9 ancora sono attive e dai 120 milioni di cartucce l’anno si passerà ai 3milioni nel 2010 e possibilmente ai 10milioni negli anni successivi.

Il mercato è trasformato rispetto a quando fece la sua comparsa la Palaroid ma la mitica “Pola” riuscirà sicuramente a rimanere in vita, seppure come prodotto “di nicchia”

Ad un giornalista che chiede loro che cosa li ha spinti ad imbarcarsi in un’impresa che loro stessi hanno definito “impossibile” rispondono così:

«Difficile spiegare la magia della Polaroid, anche perché ognuno la declina in maniera diversa — riflette Kaps —, ma chi nell'era dell'mp3 sta riscoprendo il vinile capirà benissimo cosa intendiamo».
«È tutta una questione di emozioni — chiarisce André —: una foto istantanea è fatta di materia, si tocca, si ammira, si attende con impazienza il momento in cui sarà sviluppata, scuotendola anche se è sbagliato. Si ascolta con piacere il suono meccanico del click quando premi il bottone. E poi c'è sempre l'imprevisto di mezzo. Sì, quello che stiamo facendo è di ricreare foto imperfette. La Polaroid piace proprio per questo»

Trovo che nella nostra civiltà tecnologica, fatta di digitale, di MP3, di cinema 3D, quello che ci manca di più, anche se forse non ce ne rendiamo conto, è proprio ciò che è imperfetto. La fotografia digitale è perfetta, la guardiamo nel pc, la possiamo ingrandire, ma difficilmente la stampiamo, non è qualcosa di tangibile,
La vecchia istantanea era il momento magico dell'attesa che sembrava lunghissima prima di vedere la fotografia.
Ricordare la Polaroid è come ricordare i vecchi film in bianco e nero proiettati al cinema parrocchiale, ricordare la musica con qualche fruscio che si ascoltava col mangiadischi. Non era perfetta ma era vera, più simile a noi che non siamo mai perfetti.
In un'epoca nella quale si comunica con gli sms potrei paragonare un'istantanea della Polaroid ad un biglietto d'auguri scritto a mano, unico ed irripetibile.

Lunga vita alla POLAROID

REPERIBILITA' DELLE PELLICOLE PER POLAROID:
riporto dal blog amnesiakblog alcune informazioni relative alla reperibilità delle nuove pellicole:

I nuovi film, PXFILM, sono nati grazie alla collaborazione di ILFOD. Marchio leader nella produzione di materiali per il bianco/nero.Infatti le prime pellicole sono monocolore. Sono di due tipi molto simili ma con caratteristiche differenti:

-PX 100 Silver Shade: per tutte le macchine serie SX70 e 1000, 150 asa, manipolabile, monocolore viraggio seppia.

-PX 600 Silver Shade: per la serie 600 e One Step, 600 asa, manipolabile, monocolore bianco/nero.
Il prezzo dei nuovi film è 18 euro a pacco. Rispetto alle vecchie pellicole Polaroid ogni caricatore contiene solo 8 scatti invece dei soliti 10.


Marta





giovedì 6 maggio 2010

Festa della mamma: un regalo d'amore












9 maggio festa della mamma

Mancano 3 giorni alla festa della mamma. Fai ancora in tempo a inviarle una ecard molto speciale!

Se acquisti del latte terapeutico per combattere la malnutrizione, aiuti una mamma a nutrire il suo bambino.

Con questa ecard, farai un dono speciale alla tua mamma e un dono preziosissimo per una mamma più sfortunata in un'altra parte del mondo!




Ho ricevuto questa comunicazione via mail dall'UNICEF.



Alle mamme farà certo piacere ricevere questa ecard, insieme alle solite rose rosse


Marta




lunedì 3 maggio 2010

Spedire oggetti "fuori misura" ad un prezzo imbattibile


Qualche tempo fa mi era capitato di dover spedire delle canne da pesca.
In quella occasione ero venuta a conoscenza del fatto che con le Poste non era possibile farlo, infatti con il servizio delle Poste si possono spedire soltanto pacchi nei quali la somma dei tre lati non superi i 300 centimetri e il lato più lungo non deve superare i 140 centimetri.

Per trovare un corriere per quella spedizione avevo fatto parecchie telefonate per poi scegliere quello con il preventivo meno alto.
Il mese scorso dovevo spedire un vecchio paio di sci di legno e mi si è ripresentato il problema del pacco extra lungo. Ho chiesto al corriere dal quale mi ero servita in precedenza e mi ha fatto un preventivo, però prima di decidere ho voluto cercare un pò su internet con l'aiuto di Google. Tra tutte le soluzioni di spedizione la più economica è risultata senza ombra di dubbio quella proposta da Spedire.com.

Appena entrata nel sito mi è apparsa una home page molto chiara ed intuitiva. Non è stato neppure necessario che mi registrassi.
Ho cliccato in alto sulla scritta SPEDISCI e mi si è aperta la maschera nella quale ho riportato il peso del pacco, la lunghezza, la larghezza, l'altezza e una piccola descrizione.
Nella seconda maschera ho indicato i miei dati (mittente) e una comunicazione per il corriere (ho chiesto che il pacco venisse ritirato in un orario tra le 8,30 e le 15,30)
Nella terza maschera ho indicato i dati del destinatario
Nella terza pagina appare il prezzo del trasporto (IVA compresa) Era circa la metà di quanto avrei speso con il più "economico" dei corrieri che conoscevo.
Nella quarta pagina ho indicato la data del ritiro, che può essere il giorno seguente ma si può scegliere anche una data più distante (non oltre il mese)
Nella pagina successiva mi è apparso il riepilogo ed ho controllato l'esattezza dei dati
Andando ancora avanti ho compilato i dati per la fattura, che può essere intestata al mittente oppure al destinatario.
A questo punto si procede con il pagamento. Io ho scelto il pagamento con PayPal (carta di credito) che considero il più comodo e veloce. Dopo avere effettuato il pagamento mi è arrivata una mail con la lettera di vettura che dovevo incollare sul pacco, una lettera da consegnare al corriere (viene chiamata manifest) e la fattura quietanzata.
Il giorno stabilito ho portato il mio pacco extra-lungo in ufficio a Savona e all'incirca alle 12 è passato il corriere a ritirarlo. E' stato molto gentile e quando gli ho raccomandato di trattarlo con cura e di non posarci sopra altri pacchi mi ha risposto "Ci mancherebbe, lo so che è fragile" Mi sono affacciata al balcone dell'ufficio ed ho visto in strada il camion TNT.
Il giorno seguente la persona che doveva riceverlo a Napoli mi ha avvisato che era arrivato nel primo pomeriggio. Tutto OK:)

Navigando nel sito di Spedire.com ho visto che i trasporti sono sempre portati a termine nelle 24 ore, ad eccezione di quelli che hanno per destinazione la Sicilia e la Sardegna per logici motivi di traversata con i traghetti.


Il costo minimo di un trasporto è 9,99 euro comprensivo di IVA, la posta per un pacco celere1 (anch'esso arriva in un giorno) ha tariffe molto superiori.
Solitamente io utilizzo con le Poste, per la spedizione delle mie ceramiche, il pacco celere3 e spendo 9,10 euro. Mettendo in conto che eviterò di fare la coda in posta ed avrò un servizio rapidissimo (gli acquirenti ne saranno molto soddisfatti) credo che d'ora in poi mi servirò di Spedire.com anche per i piccoli pacchi.

Cliccando in alto su CONTATTI si trova l'indicazione della ditta:
IBS di Matteo Pellegrini
Via dei Berti 3
50058 Signa [FI]
Italia
tel. 055 7476016

Se non si vuole telefonare si può compilare un format da inviare tramite il sito.
Io ho utilizzato sia la telefonata che la comunicazione on line ed in entrambi i casi la risposta è stata cortese ed esauriente.

Spedire.com lavora in collaborazione con TNT ed effettua anche spedizioni all'estero

Nella home page, oltre a SPEDISCI e CONTATTI, sempre in alto, si può cliccare su
CHI SIAMO per conoscere le caratteristiche del servizio e su F.A.Q. per leggere le domande più frequenti e le relative risposte. Prossimamente ci sarà anche un FORUM, infatti ho visto che la pagina è in costruzione.

Chi è registrato su Facebook se vuole può diventare fan di Spedire.com, un modo per conoscere le opinioni di chi ha provato i loro servizi,
La mia opinione è molto positiva però segnalerò eventuali disservizi che dovessi notare in seguito, ma segnalerò anche eventuali altri fattori positivi se mi accorgerò di avere dimenticato di parlarne.

Marta



domenica 2 maggio 2010

Una delusione in 3D, mi aspettavo di più da Oceani 3D


Sono appena tornata dal cinema, ho visto Oceani 3D, il documentario che attendevo con ansia da quando avevo visto i trailer.

L'ambiente è Il mondo sottomarino visto seguendo il viaggio di una tartaruga marina che attraversa gli oceani per andare a deporre le uova.
Oceani 3D, è un documentario prodotta da Jean-Michel Cousteau (figlio del celebre oceanografo Jacques) e diretta da Jean-Jacques e François Mantello.
E' stato realizzato in 7 anni (1500 ore di riprese subacquee)
Nel viaggio si incontrano tante specie di abitanti del mondo marino ma non ci si sofferma su nessuno di essi, il documentario cerca di dare un abito comico ad un'avventura che non lo è affatto. Il viaggio di una tartaruga verso la spiaggia sulla quale scaverà la buca dentro la quale deporrà le uova non è sicuramente un viaggio divertente, E' un viaggio per la sopravvivenza della specie, un viaggio per la vita. Raccontare un'avventura così drammatica affidando il racconto ad Aldo, Giovanni e Giacomo che impersonano tre uova (Cosa buffa, Ciccio palla, Testa tonda) in viaggio su un'astronave chiamata Tartaruga mi sembra molto riduttivo.
Mi aspettavo di vedere scene impressionanti ma non è stato così. I grandi predatori marini non sono mai visti in una prospettiva che riesca a metterli nella giusta luce. Rimangono quasi sempre come parte dello sfondo.

Secondo me il film cerca con eccessiva insistenza di accattivarsi il favore del pubblico, ciò è logico e comprensibile, però in questo caso va a scapito della storia, ciò che dovrebbe servire per far conoscere il mondo sottomarino, la sua magia, la lotta naturale per la sopravvivenza, diventa una storia comica, con una comicità che non strappa neppure un sorriso..

Confesso di esserne rimasta delusa. Forse dipende dal fatto che speravo di ritrovare dentro la sala cinematografica le stesse emozioni che provo quando vado in vacanza a Sharm el Sheikh e, semplicemente con maschera boccaglio e pinne, entro nel meraviglioso "acquario di Allah" . Purtroppo questo film non mi ha regalato nessuna emozione, addirittura ho fatto fatica a rimanere sveglia.
Quello che mi ha colpito sono stati i cartelli che precedono i titoli di coda, nei quali vengono indicati i nomi delle varie specie con accanto il rischio di estinzione, che per molte di queste specie è altissimo


Marta