Ciao, mi chiamo Marta. Per hobby dipingo la ceramica e decoro oggetti con la tecnica del decoupage. Nel mio blog si parla quindi di ceramica e di decoupage ma anche di libri, cinema, musica e.....di molto altro

venerdì 30 luglio 2010

un video per i miei gatti in ceramica



Questo video ha quasi tre anni, l'avevo creato sul sito animoto.com, l'avevo inserito su YouTube e dopo mi ero quasi dimenticata della sua esistenza.
Mi è capitato di rivederlo oggi, mi è piaciuto molto per l'allegra musichetta di base e così ho pensato di metterlo in bella mostra nel mio blog:))
Il micio col gomitolo è una delle mie piastrelle in ceramica, puoi trovarle QUI










Marta





mercoledì 28 luglio 2010

i MOVITON.....che passione!!!!!!





















I Moviton sono un ricordo indelebile per noi che nei primi anni '60 eravamo bambini.

Sono dischi pubblicati nel 1960 dalla Mamil srl di Milano, di materiale flessibile plastificato a 78 giri con la superficie incisa.
A differenza dei dischi comuni che erano di colore nero sulla superficie dei Moviton c'erano stampate delle immagini in argomento con la canzoncina.

La confezione conteneva 3 dischi e una trottola di plastica specchiante ottagonale, nella quale si riflettevano i personaggi stampati sul disco.

In questo modo i bambini ascoltavano la musica e vedevano le immagini in movimento riflesse nella trottola.

Le canzoni erano interpretate sia da personaggi noti come l'attore Franco Franchi e il cantante Guidone che meno noti come Angela e i Clowns, l'orchestra era sempre diretta dal maestro Aldo Pagani.

Una scatola completa costava dalle 1.100 lire alle 1600 lire . In euro sarebbero al massimo 83 centesini



Non so se il prezzo per l'epoca fosse alto, ma io non l'avrei mai posseduto se non fossi stata fortunata e non l'avessi vinto in un gioco a premi in occasione di una manifestazione di paese.


Chissà se i bambini di oggi che ascoltano la musica con l'iPod ed imparano ad usare il computer prima di imparare a scrivere potrebbero ancora interessarsi a questi dischi!!!!











Potete trovarli QUI







Marta





domenica 25 luglio 2010

anche un manichino può portare buonumore:)














Queste foto le ho scattate a Les Saintes-Maries de la Mer e ad Aigues-Mortes in Camargue, sono manichini davvero simpatici!!!!


I manichini impettiti e un pò sbeccati dei negozi della mia infanzia sembrano distanti anni luce.


Chissà che effetto potrebbe fare una vetrina con vecchi manichini affiancati a questi simpaticoni......chissà, potrebbe anche essere una buona idea!?



Marta




venerdì 23 luglio 2010

Lo scoop delle mie vacanze in Camargue: la pausa pranzo del ragondin



L'ho visto andando in bicicletta da Les Saintes Maries de la Mer a Villeneuve. Era sul bordo della strada intento ad assaporare il suo pranzetto a base di erba fresca, tutto bagnato perchè probabilmente era appena uscito dal canale che scorre al lato della strada. Non si è allontanato quando mi sono avvicinata e neppure quando un camper parcheggiato vicino ha acceso il motore.

In Francia lo chiamano ragondin, il suo nome italiano è nutria. E' un castoro importato dal Sudamerica ed è chiamato comunemente "castorino". E' lui il proprietario della pelliccia di "castorino selvaggio" :((((((





Prossimamente scriverò ancora sulla nutria
Marta





lunedì 12 luglio 2010

Non conoscevo neppure il suo nome ma mi mancherà




La notizia della morte di Lilli l'ho appresa da Facebook ieri sera. Nella home page appaiono le notizie pubblicate dagli amici e "Questa è Savona" aveva pubblicato un'immagine bianca listata a lutto con la scritta "Lilli Boutique"


Era chiamato così da tutti, probabilmente perchè la cagnetta Lilly (personaggio di Walt Disney) era l'immagine che rappresentava la sua attività: un camioncino attrezzato da venditore ambulante di abbigliamento sotto alla torre del Brandale, vicino al mercato del pesce di via Pietro Giuria.
Quella bancarella per me è da sempre "il banchetto di Lilli". Non mi sono mai chiesta quale fosse il suo nome, lui era semplicemente "u Lilli"


Anche la sua età per me era indefinibile, come per i vecchi lupi di mare, ho scoperto solo ieri che aveva 65 anni .

Non gli davo del tu e lui mi chiamava "scignua", ma non lo consideravo un'estraneo. So che mi mancheranno le sue battute e il suo sarcasmo, mi mancherà Lilli.

Su savonanews.it quotidiano di informazione on line della provincia di Savona, ho letto un articolo nel quale si rispecchia perfettamente l'immagine che ho di Lilli. Ho chiesto il permesso per inserirlo e mi è stata concessa.
Questo è l'articolo:


Savona: la scomparsa di Lilli nel ricordo di un lettore

Ciao Lilli, ciao vecchio amico. La Savona di oggi non sa quanto tu sia stato e resterai uno dei pezzi più autentici nella storia di questa città. E forse è stata Savona ad essere un pezzo di te e da questa mattina tutto sarà più triste e grigio. Erano altri tempi quando ci si incontrava per strada e ci si divertiva per nulla, quando usavi quel tuo straordinario senso dell’ironia che mi faceva ridere anche se ero io ad essere “messo sulla cincia”, perché sapevo che proprio questo era il segno che mi consideravi un amico. Mi ricordo di aver perso una ragazza per “colpa” tua tanti anni fa, dopo che ne avevi sparata una un po’ pesante. Poco male, meglio una fidanzata di meno che un Lilli silenzioso. Mi “vendicai” quando mi presentasti tua moglie, ma tu avevi scelto una compagna che sapeva ridere come te. Mi ricordo tante di quelle cose che non basterebbero giorni per scriverle. Eri un piccolo Robin Hood di provincia che magari raddoppiava il prezzo di una maglietta ad un cliente con le palanche per regalarne un’altra a chi non possedeva molto. Eri innamorato di quel porto antico, con le strade un po’ sporche ma piene di atmosfera, eri una delle poche persone che sparavano a zero sulla politica senza dare possibilità di replica per l’arguzia feroce che mettevi nelle tue parole. Ma “eri” è cosa sbagliata da scrivere, tu “sei” ancora anche se non riusciamo a vederti. Sei ancora lì ad aspettare “vittime” per le tue battute, a salutare i pescatori, a vendere jeans e magliette. Ci sei, ci devi essere, ne sono sicuro. Anche lassù sanno quanto tu sia importante per questa nostra piccola città.

Ciao Lilli, ciao vecchio pirata.

Il tuo amico Gulli

Lunedì 12 Luglio 2010 ore 11:31







venerdì 9 luglio 2010

un incontro che non mi sorprende più ma che mi emoziona sempre







Andando a fare footing lungo la via Aurelia, che costeggia il mare, ci si abitua presto alla compagnia dei gabbiani.
A volte mi fermo per osservare il loro volo e capita anche che qualche volta volando mi passino molto vicino.
Spesso, specialmente al mattino, ne trovo qualcuno appoggiato sulla ringhiera che affaccia sul mare e ogni volta è una nuova emozione.
Le zone di mare sono l'habitat naturale di questi uccelli però non riesco ancora a capacitarmi del fatto che riescono a restare quasi indifferenti al mio passaggio. Continuano a scrutare l'orizzonte con il loro sguardo impenetrabile.
Mi affascinano perchè, pur essendo uccelli stanziali, per me rappresentano la libertà.

Marta




domenica 4 luglio 2010

Avviso ai naviganti: avvistata sirena in cerca di visitatori






























A tutti i navigatori di passaggio nel blog:

ho inserito nel mio piccolo shop on line una delle "creature" delle quali avevo parlato in un precedente post
Per vederla potete cliccare QUI
Non siate troppo critici: è solo un soprammobile, non pretende di essere un'opera d'arte:)

ciao!


Marta





venerdì 2 luglio 2010

una foto a volte riporta alla memoria ricordi lontani




Ieri sera ho ricevuto una mail da un caro amico.

Mi ha scritto della sua nuova macchinetta fotografica ed alla mail ha allegato due foto di un micetto grigio che sta facendo un pisolino nel cortile del suo negozio.


E' un micetto carinissimo, come lo sono tutti i cuccioli, ma questo mi ha colpito particolarmente perchè vedendolo mi ha fatto tornare in mente Pelandrone.


Allora non avevo ancora vent'anni e lavoravo in un magazzino-negozio, Pelandrone era un micetto tigrato grigio che era entrato un giorno a curiosare, aveva trovato le coccole che cercava ed in pratica si era accasato.

Gli avevo dato quel nome perchè era un pigrone, appena mi sedevo alla scrivania mi saltava in braccio e si addormantava. In quel magazzino ero praticamente sola e Pelandrone mi teneva molta compagnia ........ anche dormendo.
Era un gatto randagio, però era sensibile alle coccole, credo che nessun gatto sia realmente selvatico.



foto di Luca C.









Marta