Ciao, mi chiamo Marta. Per hobby dipingo la ceramica e decoro oggetti con la tecnica del decoupage. Nel mio blog si parla quindi di ceramica e di decoupage ma anche di libri, cinema, musica e.....di molto altro

giovedì 30 ottobre 2008

Halloween 2008

martedì 28 ottobre 2008

Se lasci l'auto in garage e vai in bici trovi in busta paga 20 dollari in più



Usa, dal 2009 in vigore il Bicycle Commuter Act, provvedimentodel piano anti-crisi: soldi a chi per spostarsi sceglie le due ruote


PIU' PEDALI e più ti ricarichi: lo slogan ha il retrogusto della pubblicità di un telefonino ma in realtà promuove un'iniziativa molto seria, capace di dare una mano all'ambiente, ai cittadini e persino alle tasche sempre insoddisfatte dei datori di lavoro. La formula magica si chiama Bicycle Commuter Act ed entrerà in vigore negli Stati Uniti a gennaio 2009 grazie alla firma di George W. Bush. A partire dall'anno prossimo tutti i lavoratori americani che lasceranno a casa la macchina per andare a lavoro in bicicletta riceveranno un bonus di 20 dollari a fine mese sulla busta paga, totalmente esenti da tasse. I datori di lavoro potranno a loro volta scaricare quei soldi dalla dichiarazione dei redditi e il cerchio perfetto si chiuderà. Il presidente repubblicano che disse no agli accordi di Kyoto lascerà la Casa Bianca dando il via libera a un provvedimento ambientalista che mette tutti d'accordo. "E' una legge che finalmente riconosce un incentivo a chi si muove in bicicletta, al pari di quanto già viene fatto con chi usa i mezzi pubblici", spiega il presidente della Lega dei ciclisti americani Andy Clarke. Secondo la relazione trimestrale del congresso statunitense, l'intera operazione costerà al governo qualcosa come 10 milioni di dollari in 10 anni. Il Bicycle Commuter Act è solo una delle tante manovre economiche previste dalle 451 pagine dell'Emergency Economic Stabilization Act of 2008 approvato due settimane fa per far fronte alla crisi, e che prevede lo stanziamento federale di 700 miliardi di dollari. E' insomma quello che gli americani chiamano "pork barrel", vale a dire un provvedimento marginale, generalmente di politica sociale, inserito all'interno di un disegno di legge più ampio e meno popolare.
Per compensare il cattivo impatto che molti provvedimenti economici avranno e già hanno sulla popolazione (perché portatori di tagli ai servizi e licenziamenti), il governo uscente ha pensato di riconoscere un piccolo incentivo a tutti quegli americani che vanno a lavoro senza inquinare. "Non abbiamo deciso noi di far approvare la legge in questo modo, ma adesso che è passata siamo felici: la aspettavamo da 7 anni", conclude Clarke. Da non sottovalutare poi l'impatto positivo che il provvedimento potrebbe avere su un Paese dove circa una persona su quattro è obesa, anche se convincere gli americani ad andare in bicicletta non sarà impresa facile. Ecco perché la legge non diventerà attiva immediatamente ma solo in estate, dopo sei mesi di prove e campagne informative. E il bonus non varrà solo per chi deve andare a lavoro. I ciclisti per passione potranno infatti beneficiare ugualmente dei 20 dollari in più a patto di dimostrare di fare costante attività in bici o reinvestire i soldi per l'acquisto di una nuova bici o di oggetti legati all'attività ciclistica. Maureen DeCindis, una giovane "pendolare della bicicletta" che ogni giorno pedala dalla cittadina di Tempe, in Arizona, fino a Phoenix, è felice di sapere che alla fine del mese la Maricopa Association of Governments le accrediterà 20 dollari netti in più sullo stipendio: "In tempi di crisi le persone cercano solo di risparmiare e questa legge le invoglierà a farlo. Io, che amo la bicicletta, posso garantire che pedalare poi fa benissimo, non solo al portafogli ma all'umore". "Certo, non diventeremo ricchi grazie a pochi spiccioli in più a fine mese - dice Willy Dommen, 49enne californiano che tutti i giorni pedala fino al San Francisco's Financial District - ma per noi amanti delle due ruote si tratta di una conquista importante".
(28 ottobre 2008) di SARA FICOCELLI da repubblica.it

lunedì 27 ottobre 2008

Vince il concorso a Medicina ma è laureata in Lettere

Roma, inchiesta sui concorsi bluff alla Cattolica: la vincitrice sarebbe figlia di un professore ordinario. Indagano Tar e procura di Roma
da repubblica.it

di MARINO BISSO E CARLO PICOZZA

ROMA - Et voilà, dal cilindro di un docente a contratto escono i nomi dei vincitori di due concorsi per tre posti da ricercatore. Accade prima che si svolgano le prove. Teatro: la facoltà di medicina dell'università Cattolica del Sacro Cuore. Così, quei concorsi che appaiono pilotati, finiscono nel mirino delle indagini coordinate da Maria Cordova, procuratore aggiunto di Roma. La previsione centrata e non solo: a incuriosire gli inquirenti, ci sarebbero i titoli dei vincitori. In particolare, il possesso di una laurea in lettere per un concorso in medicina legale vinto dalla figlia di un ordinario della facoltà e componente del consiglio di amministrazione dell'ateneo.

Gli inquirenti vogliono chiarire se le prove sostenute da diversi aspiranti ricercatori per l'istituto di Medicina legale dell'università Cattolica del Sacro Cuore siano state decise anzitempo. In anticipo, come le previsioni di un candidato escluso. I carabinieri della sezione di palazzo di giustizia hanno concentrato le indagini proprio sul concorso svolto per la nomina di un ricercatore a Medicina legale e vinto da una candidata con una laurea in Lettere.

Il sostituto procuratore Maria Cristina Palaia ha disposto nei giorni scorsi l'acquisizione della documentazione inerente la selezione. L'inchiesta, al momento contro ignoti, è scattata dopo alcuni esposti. In particolare quelli di uno dei candidati che aveva partecipato alle due selezioni e previsto i risultati delle prove. E per dare maggiore valore probatorio ai suoi pronostici, aveva inviato una lettera al ministro dell'Università e della Ricerca con i nomi dei futuri vincitori, quando ancora non si conoscevano numero e identità dei concorrenti. In effetti, su sei candidati, ha centrato il nome dei due fortunati.

A tutta risposta, dal ministero è arrivata al docente a contratto la comunicazione che le sue segnalazioni erano state girate alla magistratura. E adesso, con la procura di Roma, a occuparsi del caso sono anche i giudici del Tribunale amministrativo regionale del Lazio.

Le indagini dei pm tendono a chiarire se il possesso di una laurea in lettere per un concorso in Medicina legale, sia titolo adeguato. Tanto più che le prove vertevano sugli accertamenti dell'autopsia. Certo, nel bando la Cattolica chiede che i candidati sappiano anche di Bioetica clinica. Ma proprio sulle parole sembra consumarsi l'equivoco. E la vittoria del concorso. La candidata scelta, infatti, ha sì un curriculum orientato sulla Bioetica ma non, naturalmente, su quella clinica. I magistrati vogliono far luce sulla regolarità delle prove e sulle procedure.

E sciogliere ogni dubbio sui possibili vantaggi derivanti dalla parentela stretta della vincitrice con un prof di Medicina che siede anche nel cda dell'università. Ora il candidato escluso dopo cinque anni di insegnamento si sfoga: "Non è la prima volta con lo stesso presidente di commissione: anche l'anno scorso fui l'unico escluso in un concorso per dottorato in Scienze medico-forensi pur essendo il solo ad avere in tasca la laurea in Medicina".
(27 ottobre 2008)

visita LE CERAMICHE DI MARTA

domenica 12 ottobre 2008

Vasi di tutte le forme e non solo per i fiori










I vasi possono essere degli oggetti unici, non dei semplici contenitori per i fiori recisi.
Alcuni li possiamo usare anche come portariviste, oppure semplicemente come oggetti decorativi per dare un esclusivo tocco di colore e per rendere più accogliente e piacevole il luogo in cui viviamo.




Queste sono le foto dei vasi che dipingo io, che potete trovare cliccando su questo link http://www.prezzishock.it/shop/leceramichedimarta


giovedì 9 ottobre 2008

"Non mandare quel messaggio"







"Non mandare quel messaggio" Così Gmail ti protegge dalle gaffe

TECNOLOGIA & SCIENZA

"Mail Goggles" è un nuovo servizio sperimentale della posta elettronica di GooglePrima di inviare un'email si accerta che l'utente sia lucido. Con un test logico
"Non mandare quel messaggio"Così Gmail ti protegge dalle gaffe
Si attiva nelle ore più a rischio di impulsi improvvisi, ovvero di notte nel weekend
di ALESSIA MANFREDI (da Repubblica.it)

E' CAPITATO a tutti, almeno una volta: si clicca impulsivamente sul tastino "invio" per poi trovarsi a cosa fatta a rimuginare se non proprio a maledirsi, per aver mandato un'email azzardata, sbagliata, inoppurtuna. Dichiarazione d'amore al collega o improvvida comunicazione al capo poco importa: il danno è fatto. E, guardacaso, non succede quasi mai di martedì mattina. La gaffe è in agguato soprattutto nelle ore notturne del weekend, complici una birra o un cocktail di troppo. Ora Google corre ai ripari: per gli utenti della sua popolarissima Gmail sta testando un apposito servizio contro i rimpianti del mattino dopo. Si chiama "Mail Goggles" e per ora è solo in fase sperimentale. Si attiva nelle ore piccole del weekend, e prima di permettere l'invio di un messaggio e-mail controlla che chi scrive sia in possesso delle sue facoltà logiche e mentali. Come? Sottoponendogli un semplice problemino matematico. Se in un tempo ragionevole si riesce a calcolare quanto fa 11 per 2 o 48 meno 38, Gmail deduce che l'utente è sobrio e quindi in grado di reggere tutte le conseguenze delle sue azioni - e missive - telematiche. Se, al contrario, non riesce neppure a fare cinque per due, il filtro entra in azione: e al mattino dopo l'utente potrà ringraziare papà Google per aver stoppato il messaggio prima del fatidico invio. L'applicazione anti-gaffe nasce da un caso personale. L'ingegnere Jon Perlow, che lavora per la compagnia, racconta sul blog Gmail che è capitato anche a lui di mandare messaggi in momenti di debolezza quando invece avrebbe fatto meglio ad autocensurarsi. "Come quella volta - si legge - che a notte fonda ho mandato un'email alla mia ex dicendole che dovevamo rimetterci insieme". Missiva che nel sobrio chiarore del mattino si è palesata in tutta la sua gravità.
Messo a punto da chi sa il fatto suo, "Mail Goggles" per default entra in azione nelle ore più a rischio, ovvero quelle notturne del weekend. Ma una volta attivato, per chi desidera farlo (nell'edizione americana si troverà nella sezione Settings, in alto nella homepage, da cui poi si accede a Labs, la parte dedicata ai servizi in fase di test), si potrà decidere di rendere operativo il filtro anche in fasce orarie diverse: a seconda della propria personalissima mappa di rischio emotivo.
8 ottobre 2008 da repubblica.it

martedì 7 ottobre 2008

La mitica 2 CV compie 60 anni!


Di Emmanuel Tresmontant (www.viamichelin.it)

Grazie alla sua concezione semplice e poco dispendiosa che riunisce le ultime evoluzioni tecnologiche dell’epoca, la 2CV ha rivoluzionato l’industria automobilistica ma anche la società francese, inaugurando l’era delle vetture poco costose, popolari e polivalenti!

Oggi la 2 CV è un mito, una leggenda, un oggetto di culto per collezionisti nostalgici degli anni ‘60… Presentata per la prima volta il 7 ottobre 1948 al 35° Salone dell’Automobile di Parigi (al Grand Palais), quella che gli Americani consideravano una «scatola di conserva», è stata prodotta in più di 5 milioni di esemplari, fino al 1990.

lunedì 6 ottobre 2008

Tunnu 'nfurnatu



Oliati 'na tegghia bedda ranni e calatici 'na fedda di tunnu a testa.


Supra lu tunnu, pani rattatu, piezzi di pummaroru pilatu, ulivi bianchi sminuzzati e japperi lavati.


'N'autru fili d'uogghiu e 'nfarinati accussi com'è.


Faciti cociri quaranta minuti a focu lientu e lu piattu è prontu.


Lu vinu, si capisci, avi a esseri biancu e beddu friscu.








venerdì 3 ottobre 2008

i gatti nella ceramica e nel decoupage

Mi dedico per hobby alla ceramica ed al decoupage e, amando molto i gatti, li inserisco spesso anche nelle mie creazioni le ceramiche dimarta