Ciao, mi chiamo Marta. Per hobby dipingo la ceramica e decoro oggetti con la tecnica del decoupage. Nel mio blog si parla quindi di ceramica e di decoupage ma anche di libri, cinema, musica e.....di molto altro

sabato 20 novembre 2010

ora "My Best Friend" ha anche il sacchetto:)))



Avevo già scritto su "My Best Friend" un paio di mesi fa in un post.
Ora ne riparlo per mostrare una piccola novità: il sacchetto pubblicitario.


Quando inserisco un "best friend" come omaggio se non ha una sua confezione mi sembra che perda un pò di importanza e quindi mi sto studiando un sacchetto.


Questo è il primo che ho fatto. Ho usato la carta da pacchi ed ho incollato sopra la scritta pubblicitaria.

Non è un granché ma spero di poterli migliorare. Farò qualche ricerca su internet per trovare qualche consiglio per la realizzazione dei sacchetti.

Accetto con piacere dei suggerimenti:)))

Oggi è la giornata mondiale dei diritti dei bambini, il simpatico sorriso di "My Best Friend" (UNICEF) è un modo per ricordarlo


un saluto da Marta






Le ceramiche di Marta puoi trovarle QUI


collezionismo: una vecchia rivista di moda francese

VINTAGE

la Mode Pratique n° 6


9 Février 1939


Ho parecchie riviste vecchie ma questa, quando l'ho vista su una bancarella del mercatino delle pulci, mi ha subito colpito molto per le sue immagini e non ho potuto fare a meno di acquistarla.


Non sono esperta di moda, però queste immagini di eleganza degli anni '30 per me sono bellissime. Mi piacciono forse di più quelle in bianco e nero, che danno alle pagine un'impronta ancora più "vintage"
all'interni ci sono idee moda per il matrimonio (mariage), per il battesimo (baptême),
belle immagini di tailleurs, istruzioni per farsi fa sole gli abiti (vous ferez vous-mêmes), la moda semplice per la mezza stagione (la mode simple pour la demi-saison), consigli, la posta del cuore (les replis du coeur) e....molto altro.
Puoi trovarla QUI














un saluto da Marta






Le ceramiche di Marta puoi trovarle QUI


riflessioni di una bambina su Babbo Natale :))))



Mi è arrivata adesso via mail da un amico, è carinissima questa bimba che si pone le solite domande su Babbo Natale, ma la conclusione ......non è la solita:)))

venerdì 19 novembre 2010

16700 visite al mio blog :)


Nel mio blog avevo inserito il contatore delle visite l'11 marzo del 2008, pochi giorni dopo avere scritto il mio primo post
Allora i visitatori erano proprio pochissimi.
Con il passare del tempo ho cominciato a fare qualche modifica al design, ad inserire qualche banner, per primo ho inserito quello dell'
UNICEF, poi ho imparato a crearli e sono diventati molti di più.
Nel blog pubblicizzo il mio shop su PrezziShock.it , ma ho inserito anche i banner degli shop e dei siti che consiglio di visitare ed inoltre ho la pubblicità di Google, che è sempre attinente all'argomento dei post

Mi piacciono i banner soprattutto perchè danno un pò di colore alla pagina e se qualcuno vorrà andare a curiosare per vedere che pagina si apre cliccando su quei rettangolini colmi di immagini e scritte ....sarà il benvenuto!!!!

Sono arrivata da poco a 16700 visite, per qualcuno potranno sembrare poche ma a me sembrano tantissime.

Come contatore delle visite ho scelto
ShinyStat™
Strumenti di analisi dell'audience Internet in tempo reale


"ShinyStat™ è il sistema di rilevazione browser-based, in grado di processare e aggregare i dati in tempo reale nel rispetto della normativa vigente in Italia in materia di Privacy dell'utenza Internet.

La piattaforma di Web Analytics ShinyStat™ è accreditata come Provider Censuario Audiweb. I dati forniti dal sistema di rilevazione ShinyStat™ sono riconosciuti dalla Joint Industry Committee italiana preposta alla certificazione del traffico Internet. "


(dal sito di ShinyStat™)

Ne sono molto soddisfatta, io ho scelto la versione free perchè non sono statistiche che mi servono a livello professionale, il mio è un blog che utilizzo per pubblicizzare il mio hobby (la ceramica) e per scrivere su argomenti vari, su tutti gli argomenti che mi piace condividere con gli altri.

Si possono vedere le provenienze dei visitatori, ad esempio dal 1° novembre ad oggi i miei visitatori sono stati:

Italia 676
Stati Uniti d'America 16
Germania 4
Libia 3
Egitto 3
Brasile 2
Argentina 2
Croatia/Hrvatska 2
Francia 2
Regno Unito 2
Romania 2
Polonia 2
Bulgaria 1
Svizzera 1
Marocco 1
Paesi Bassi 1
Ungheria 1
Spagna 1
Federazione Russa 1
San Marino 1
Algeria 1

Forse dipende dal fatto che non appartengo alla generazione che ha imparato ad usare il computer prima di imparare leggere e scrivere, ma trovo fantastico ed incredibile poter sapere che in quel momento un'altra persona sta guardando il mio blog,

So che il più delle volte si tratta di click casuali e che non si soffermano più di un istante, ma la presenza di un visitatore è sempre ugualmente piacevole:)))
Puoi visitare il mio Blog cliccando QUI

un saluto da Marta





Le ceramiche di Marta puoi trovarle QUI


martedì 16 novembre 2010

una serata al Carlo Felice di Genova:grazie Massimo!!!




"Che bello andare a teatro quando poi ne esci con gli occhi e il cuore pieni di gioia, di suoni, di luci, di colori e di una carrellata di ricordi. E' quello che succede con Canto perché non so nuotare... da 40 anni al Teatro Sistina di Roma. Sul palco lui, Giovanni Calone in arte Massimo Ranieri che il tre maggio compirà 59 anni e beato lui che in scena per due ore e mezzo continua a muoversi camaleonticamente, cantando in tutte le posizioni anche mentre fa gli addominali o sdraiato per terra mentre tira su le gambe con angoli molto improbabili anche per atletici ventenni."
Mariangiola Castrovilli (da Youtube)




Ho trovato questo commento su Youtube, è quanto dice la voce di fondo di un trailer dello spettacolo di Massimo Ranieri "Canto perchè non so nuotare.....da 40 anni" ho voluto riportarlo interamente perchè descrive esattamente come ci si sente all'uscita dal teatro dopo lo spettacolo.

Non sono una frequentatrice dei teatri, in vita mia sono stata così poche volte che per contarle bastano le dita di una mano ma di andare allo spettacolo di Massimo Ranieri ne avevo parlato in casa, avevo anche provato a vedere se trovavo i biglietti lo scorso anno ma non c'ero riuscita.
Quest'anno invece è andata diversamente, qualche mese fa qualcuno:) che probabilmente si ricordava della mia delusione dell'anno scorso mi ha voluto fare una sorpresa: due biglietti POLTRONISSIMA

Non ero mai entrata al Teatro Carlo Felice di Genova ed è stata una magnifica scoperta. Quando siamo entrati in sala sono rimasta a bocca aperta: è fantastico, sembra di stare all'aperto, ai lati i palchi sono dei veri balconi in marmo, le pareti sembrano facciate di antichi palazzi, il soffitto con tanti faretti fa l'effetto di un cielo stellato.

Lo spettacolo è stato veramente indimenticabile, Massimo canta, si racconta, balla, emoziona.
C'è un'orchestra tutta al femminile, un balletto anch'esso di sole donne, l'unico maschietto è un ragazzo che balla il tip tap.

Massimo Ranieri è da sempre uno dei miei cantanti preferiti, ricordo quando negli anni 60 il Cantagiro era passato da Savona avevo acquistato da un fotografo tre belle fotografie, oltre a quella di Massimo avevo preso quelle di Morandi e di Antoine. Non ero andata allo stadio a vedere lo spettacolo perchè non ne avevo la possibilità però non potevo rinunciare ad un ricordo del passaggio della "carovana canora", che ho conservato sempre gelosamente.


Inserisco il video del trailer, se non fosse visibile potete viderlo cliccando QUI



un saluto da Marta




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lunedì 15 novembre 2010

In Egitto: turisti per caso????


Lei sembra perfettamente a suo agio mentre percorre a dorso di cavallo la poca distanza che la separa dalle Piramidi di Giza, al Cairo.
Pantaloni in pesante cotone azzurro chiaro, maglia bianca aderente con le maniche lunghe con sovrapposta una camicetta fantasia in tessuto leggero e dai colori molto tenui alla quale ha risvoltato le maniche, scarpe bicolore estive, grandi occhiali da sole scuri e la testa coperta dal hijab (velo islamico)

Lui invece indossa un completo blu scuro, si è liberato della giacca e l'ha ripiegata sulla sella, camicia immacolata della quale ha aperto solo il primo bottone del colletto, scarpe scure con la suola in cuoio, occhiali da vista con lenti chiare e cravatta....NON SEMBRA TANTO A SUO AGIO!!!!!

La cravatta è considerata un simbolo di eleganza, Carlo Castellaneta la descrive così: ''un momento di luce e una pausa di estro nella grigia operazione quotidiana del vestirsi''.

Ma per andare a visitare le Piramidi a cavallo, caro giovanotto, non sarebbe stata più adatta una mise un pochino più casual e magari anche un cappello alla Indiana Jones per affrontare il sole del deserto egiziano?



(foto scattata al Cairo il 14 ottobre 2010)

un saluto da Marta



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venerdì 12 novembre 2010

Nella magia del Mar Rosso una storia vera che sembra una favola





"Il ragazzo e il delfino" è un libro edito da Sanzogno, 222 pagine che si possono leggere con la leggerezza d'animo che hanno i bambini quando ascoltano una fiaba.

Questo libro l'ho acquistato parecchi anni fa ma allora avevo solo sfogliato la parte centrale nella quale ci sono le foto di Oline, di Abid'allah e della spiaggia di Nuweiba-Mezaina,
Mi succede spesso di acquistare un libro e poi metterlo da parte fino a quando, come per un richiamo, mi ricapita tra le mani e capisco che devo leggerlo.

"Il ragazzo e il delfino" è una storia vera, la storia di un'amicizia di quelle che cambiano il corso della vita.
I protagonisti della storia sono Abid'allah, un ragazzo beduino e Oline, un delfino femmina, ma un'altra protagonista è Pascale Noa Bercovitch che con una sensibilità ed una tenerezza infinite ha deciso di narrarla.


Anch'io mi sento di farne parte, per il solo fatto di avere conosciuto Abid'allah, di avere conservata nel cuore la sensazione meravigliosa che ho provato quando le mie dita hanno sfiorato Oline e quando ho nuotato fianco a fianco con lei e con il suo piccolo, momenti magici che non scorderò mai.
Pascale è una giornalista israeliana che vive tra la Francia e Israele. Venuta a conoscenza della storia del ragazzo beduino che vive insieme ad un delfino nella penisola del Sinai, in Egitto, decide di andarlo a conoscere.

Abid'allah appartiene ad una tribù beduina che ha fondato il villaggio di Mezaina sulle rive del Mar Rosso nel quale vivono per un periodo dell'anno dedicandosi alla pesca ed alla coltivazione delle palme da dattero.
E' un bambino appassionato di storie di sirene, un bambino come gli altri fino a quando la caduta da una palma gli causa una lesione in seguito alla quale diventa sordo e smette di comunicare.
Diventa un bambino isolato nel suo mondo e solo il mare riesce a rassicurarlo, diventa così un bravissimo nuotatore ed un abilissimo pescatore.
Un giorno mentre è in barca gli si avvicina un delfino solitario. Si tratta di una femmina e Abid'allah la chiama Oline. Tra i due nasce un rapporto speciale, fatto di giochi e di tenerezze. Per comunicare con lei il ragazzo inizia ad emetter dei suoni gutturali e, reso più forte dalla nuova amicizia, lentamente diventa più socievole anche verso i suoi simili, non vive più isolato e miracolosamente ritrova l'uso della parola.

La storia esce dai limiti del villaggio, giunge oltre confine e cominciano ad arrivare a Mezaina giornalisti, studiosi e con loro i primi turisti.
La vita nel villaggio cambia radicalmente.
Il libro inizia con l'arrivo della giornalista franco israeliana nel Sinai, in questa terra diversa dal resto del mondo, la terra delle meraviglie ed è così che la descrive:
"E' la prima volta che mi fermo a Nueba Mezaina. Qui il deserto scende dolcemente verso il mare, vi si tuffa con soavità. I suoi monti cadono cpme un cammello che si inginocchia e si distendono mollemente sulla spiaggia per poi gettersi tra le onde"

Dalle parole dell'autrice si ha la visione di un quadro dipinto con l'amore e la sensibilità che sono il filo conduttore della storia.
Un altro filo conduttore è la semplicità. Nel villaggio di Nueba-Mezaina tutto sembra semplice e naturale, anche il fatto che un bambino su sette nasca sordomuto non sembra creare dei problemi, tutti imparano fin da piccoli il linguaggio dei gesti.
L'autrice è su una sedia a rotelle essendo completamente senza gambe a causa di un incidente, ma neppure ciò crea problemi. La carrozzella non può andare in spiaggia e per permetterle di nuotare con Oline i beduini dispongono dei cuscini a scacchiera fino alla riva.

Nel libro si parla dell'incidente accaduto al ragazzo, dell'israeliano che ha fatto in modo che potesse essere curato in Israele e che ha voluto che la sua famiglia potesse sdebitarsi. Come ricompensa ha chiesto che venisse esaudito il desiderio dei suoi bambini: partecipare alla transumanza nel deserto con i cammelli insieme ai beduini.
A volte basta così poco per unire l'Occidente con l'Oriente, può essere sufficiente attraversare insieme il deserto a dorso di cammello.

Si parla dei delfini e del loro mondo, del loro modo di amarsi non soltanto per riprodursi ma per il piacere di stare insieme.
Leggendolo ho imparato ad esempio che i delfini hanno il cervello diviso in due parti come noi. Se si addormentano completamente smettono di respirare, affondano e muoiono. Così addormentano prima una parte del cervello e poi l'altra continuando così a nuotare tutta la notte.
La parte più sviluppata del loro cervello è quella dove si trovano i sentimenti, la creatività, l'amore.
E' così anche nell'uomo? su questo ho dei seri dubbi.

La storia è intrecciata tra la vita in acqua con Oline e sulla riva con i beduini.
A un certo punto del racconto Oline scompare per ritornare con una sorpresa: un piccolo che Abid'allah chiama Jimmy.
E' tenerissimo il racconto del suo approccio con il piccolo e della gelosia di Jimmy nei suoi confronti. Questa gelosia però scompare quando il piccolo rimane impigliato in una rete sul fondo del mare e il ragazzo riesce con la forza della disperazione a liberarlo. da quel momento il rapporto cambia e Abid'allah diventa per lui come un papà..

Jimmy era nato alla fine del 1996 e muore nell'estate dell'anno successivo, non se ne conosce il motivo, probabilmente a causa del latte materno avvelenato dalla puntura di una enorme razza che aveva ferito Oline mentre cercava di difendere il suo piccolo.

E' una tragedia per Oline e per tutto il villaggio ma col tempo lentamente il corso della vita riprende e il rapporto tra Abid'allah e Oline si intreccia con nuove storie.
Una di queste storie riguarda Heidi, una bambina svizzera con dei gravi problemi. Sembra che di ciò che la circonda riesca a captare solo i dispiaceri, non guarda mai negli occhi, nemmeno la mamma ed esprime i suoi sentimenti piangendo.
E' Oline che compie il miracolo e la risveglia dal suo torpore.
La bambina che non ha mai mostrato il minimo affetto per nessuno, che smbrava non interessarsi a niente, accarezza Oline. Inizia anche a camminare spinta dal desiderio di raggiungere la delfina.
Questo è uno dei tanti "miracoli" di Oline.

Io non ho conosciuto Jimmy ma ho conosciuto il secondo cucciolo di Oline, nato il 18 gennaio del 1999, nel giorno in cui iniziava la festa del Ramadan ed è proprio Ramadan il nome che gli viene dato da Abid'allah.

Purtroppo devo dire che non è più possibile incontrare Oline e Ramadan sulla spiaggia di Nueba-Mezaina. Io ci sono stata l'ultima volta nel maggio del 2001, dopo l'11 settembre ho continuato ad andare a Sharm ma per motivi di sicurezza era sconsigliabile affrontare un viaggio in taxi di circa 400 chilometri tra andata e ritorno.
Ogni volta chiedevo notizie ma sembrava che nessuno ne avesse fino a quando ho saputo che Oline e Ramadan si sono allontanati definitivamente dalla baia e lo stesso ha fatto Abid'allah, voci dicono che si è trasferito in Germania ma non so se la notizia sia attendibile.

Sono sicura che, anche se lontani, continuano a sentirsi vicini perchè un'amicizia così straordinaria non può finire.

Questo libro è una lettura che consiglio a tutti quelli che sanno quanto possiamo imparare dagli animali ed a quelli che sono scettici sulla possibilità di instaurare con loro un vero rapporto di amicizia.



Nella foto in alto, che ho scattato a maggio del 2001: Oline e il piccolo Ramadan

un saluto da Marta


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mercoledì 10 novembre 2010

Festeggiamo un amico con Bacco, dio del vino e dei vizi:))

Bacchus, god of wine (Roman Mythology)


Su Wikipedia, l'enciclopedia libera, alla voce "Bacco" troviamo questa descrizione:
Bacco (Bacchus) è una figura della mitologia romana, corrispettivo della divinità greca di Dioniso (Diόνυσος), di cui "Bacco" era uno degli appellativi.
Dio del vino, della vendemmia e dei vizi, il suo culto (baccanale) arrivò nella penisola Italica nel II secolo a.C. Viene raffigurato spesso come un uomo col capo cinto di pampini, non magro né muscoloso ed ebbro, spesso in mano ha una coppa di vino.

E' un soggetto che mi è sempre piaciuto e da quando ho iniziato a dipingere la ceramica ho pensato che può essere un'idea carina per festeggiare qualche ricorrenza particolare.

L'immagine di Bacco con il faccione sorridente e l'immancabile bicchiere in mano è adatta per essere dipinta su una piastrella, su un piatto oppure anche su una caraffa, logicamente per il vino.
La piastrella della foto puoi trovarla QUI
Se viene dipinta su un piatto c'è anche la possibilità di scrivere la data sul retro, potrebbe essere un'idea per un piccolo regalo di compleanno destinato a un amico non astemio:))
un saluto da Marta






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lunedì 8 novembre 2010

ecco le mie ultime pigotte in affido



Ho parlato spesso delle "pigotte" UNICEF in precedenti post, ora voglio riproporre l'argomento solo per presentarvi le mie ultime "ospiti temporanee".

Da sinistra: NAOMI, CLOE, MARTINA,MARIELLA, ARIANNA

Cloe è già in partenza: la mando in omaggio all'acquirente di un paio di antichi sci in legno. E' molto carina e starà benissimo sistemata in una casa di montagna.

Ciao da Marta







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giovedì 4 novembre 2010

la mina: antica unità di misura per granaglie




Osservandolo non riuscivo ad immaginare che uso potesse avere avuto in passato questo cilindro di legno e ferro.


Quando nel magazzino di antiquariato mi hanno detto che si trattava di una "mina" sono rimasta sorpresa. Confesso la mia ignoranza, ho pensato che fosse una specie di contenitore per esplosivo ma si trattava di tutt'altro: semplicemente un'antica unità di misura.

Mine o emine
Dal latino hemina, sono le antiche misure per gli aridi (granaglie, cereali, ecc.) di forma cilindrica, costruite in assi di legno e rinforzate da fasce verticali di ferro che si ripiegano sotto il fondo; dovevano avere l’altezza pari a 2/3 del diametro e all’imboccatura, cerchiata di ferro, una traversa (pianca) fissata al fondo con un’astina di ferro (bolzone). La bacchetta, assicurata al recipiente con una catenella, serviva a rasare la superficie al livello della pianca durante la misurazione.


La mia è una mina rustica, quindi non è marchiata, probabilmente veniva utilizzata dai contadini piemontesi, veramente un oggetto interessante! Puoi trovarla QUI








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sabato 30 ottobre 2010

il fascino delle riviste storiche







Tempo fa ho acquistato da un collezionista una serie di fascicoli di una rivista di studi politici.





Quello che mi aveva affascinato di queste riviste erano state soprattutto le fotografie, sia quelle delle copertine che quelle all'interno.





Si tratta di immagini di vario tipo, personaggi storici, gente comune, flotte navali, proclami, ritagli di giornali dell'epoca, immagini di bombardamenti, immagini satiriche, riproduzione di documenti. Tutte fotografie in bianco e nero, che rendono vivo il periodo storico del quale si tratta nelle riviste.

Gli avvenimenti sono narrati con descrizioni appassionate, come se fossero dal vivo.

Il titolo è: DUE ANNI DI STORIA: 1943-1945, l'autore è ATTILIO TAMARO

Carateristica di tutte le copertine: una frase scritta in corsivo sovrapposta all'immagine.

Ne riporto alcune:
fascicolo 5: "La massima quantità di ferro e fuoco" un pensiero di Nitti "Pace a condizioni onorevoli"
fascicolo 20: Bergamini disse: "Non consegnerò mai le navi al nemico"
fascicolo 17: "Questa comunicazione di New York è una sfacciata menzogna"
fascicolo 19: Badoglio e la "guerra privata"
fascicolo 14: Eisenhouer disse: è uno sporco affare"




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giovedì 28 ottobre 2010

meravigliosa creatura: je l'aime



Ho condiviso su Facebook un video di Youtube veramente simpatico.
Sono tutte immagini di gatti nelle pose più strane, ma in realtà per i gatti non esistono pose strane perchè per loro è naturale qualsiasi posizione!!!! .......e poi c'è come colonna sonora la voce di Gianna Nannini con la sua "meravigliosa creatura"!!!





Inserisco il video ma se non fosse visibile lo trovate cliccando
QUI


Come immagine per questo post ho scelto una delle mie piastrelle in ceramica: un simpatico micio con una dedica d'amore per tutti i miei amici pelosi:))
ciao da Marta


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martedì 26 ottobre 2010

la campana di Savona: per i turisti ha un valore storico, per l'amministrazione comunale è solo un problema per la viabilità







Stamattina, prendendo il caffè al bar prima di andare in ufficio, come al solito ho dato un'occhiata alla cronaca di Savona sul SecoloXIX e sono stata colpita da un articolo che riguarda il Monumento ai Caduti di Piazza Mameli.
Sembra che vogliano spostare i rintocchi della campana, che da 82 anni suona sempre alle 18, per farle suonare all'alba!!!!!
Dicono per problemi di viabilità!!!! Come se il minuto nel quale, quando suona la campana, ci si ferma per ricordare i caduti di tutte le guerre fosse la causa del traffico caotico di Savona.

Il monumento è del 1927 e questo è in parte quanto ha scritto Silvia Campese sul Secolo XIX di oggi:

"Un'antica e lunga storia lega la città di Savona al monumento ai Caduti di Piazza Mameli e al suono dei 21 rintocchi della campana, alle ore 18.
Il traffico e i pedoni si fermano immobili, in un momento di pausa quotidiana che rende "unica" la cittadina ligure nel panorama italiano.
I rintocchi, infatti, sono profondamente legati alla nascita stessa del monumento che porta nel titolo "Rintocchi e memorie", il senso del suono delle campane quale richiamo, per circa un minuto, al silenzio e al ricordo dei caduti: i caduti di tutte le guerre oggi, i morti della Prima Guerra Mondiale in origine, quando il monumento fu costruito nel lontano 1927, ad opera dello scultore Luigi Venzano, originario di Sestri Ponente"

Sono 21 i rintocchi che suonano alle 18 quando la piazza si blocca, uno per ogni lettera dell'alfabeto per comprendere le iniziali dei cognomi di tutti i morti di tutte le guerre.

Nella mia vita non mi è capitato spesso di trovarmi alle 6 di sera in piazza Mameli ma le volte che succede vedere tutti che si fermano e sentire i rintocchi della campana è un'emozione, sono rintocchi che arrivano veramente al cuore.

Da parecchio tempo ho in mente di andare in piazza Mameli alle 18 con la fotocamera per girare un video ma non mi sono ancora decisa a farlo. Ho cercato in internet se ne trovavo uno ed è stata una bella sorpresa vedere quello che inserisco in questo post.
E' stato ripreso da una ragazza argentina di passaggio da Savona.







Ha intitolato il video "historica campana Savona" e questo è quanto ha scritto per descrivere l'evento:
"pasando por la plaza de Savona, suena la campana que recuerda a los caidos de la guerra. Tradicion del lugar."

FANTASTICO!!!!.......i turisti lo considerano un monumento storico e l'amministrazione comunale vuole fargli perdere il suo motivo di esistere zittendo la sua campana!!!!
Loro dicono che i rintocchi sono solo anticipati facendola suonare all'alba, ma in quel modo chi l'ascolterà? ...probabilmente solo i piccioni !!!!!




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lunedì 25 ottobre 2010

ballando..... con la fantasia



Amo moltissimo la musica e non riuscirei ad immaginare una vita senza colonna sonora.

Mi piacerebbe tanto saper ballare ma è uno di quei desideri che sono destinati a rimanere tali.

Le scuole di ballo ci sono, dovrei decidermi ad iscrivermi in una delle tante ma è una decisione che rimando sempre, con tante e logiche giustificazioni.

Chissà se prima o poi riuscirò a ballare .....non solo con la fantasia!

Come immagine ho inserito una delle mie piastrelle in ceramica che ha per titolo "ballerini"

Le ceramiche di Marta puoi trovarle QUI


domenica 24 ottobre 2010

Ciao!!!








Stamattina sono andata a correre.

Oddio.... forse dicendo "correre" esagero un pochino perchè almeno per la metà del tragitto vado praticamente "a passeggio".

Comunque mi piace fare così perchè almeno non mi stanco troppo e riesco anche a guardarmi un pò intorno.

Oggi il tempo non è molto bello, è nuvolo, minaccia pioggia e fa abbastanza freddo quindi di persone ne ho incontrate poche, qualcuno che passeggiava e qualcuno che correva ma,come al solito, tutti con una caratteristica in comune: non salutano!!!!

Quando vado in bicicletta ci si saluta sempre quando ci si incontra tra ciclisti e lo stesso succedeva quando andavo a camminare in montagna, era un continuo "ciao!", "buongiorno!", "salve!".
Quelli che vanno a piedi invece non salutano mai.

I primi tempi provavo a salutare ma nessuno rispondeva.
Indipendentemente dalla loro età sembrano sempre concentratissimi come se dovessero battere un record ma in realtà stanno ascoltando l'iphone e guardano dritto davanti a loro, se per terra ci fosse una cacca penso che non la eviterebbero nemmeno!

L'unica persona che saluta sempre è una ragazza che arriva con una sedia a rotelle elettrica e si ferma sulla passeggiata a leggere oppure a guardare il mare.

un CIAO a tutti da Marta

Le ceramiche di Marta puoi trovarle QUI


venerdì 22 ottobre 2010

un'immagine shock per sensibilizzare sulle diversità




REGARDEZ-MOI DANS LES YEAUX.....



.....J'AI DIT LES YEAUX.






"GUARDATEMI NEGLI OCCHI..........


.....ho detto GLI OCCHI"




questa è la scritta che appare sotto all'immagine della modella. Non è una modella di professione, si tratta di una designer 35enne che ha posato in reggiseno per una campagna di sensibilizzazione sulla disabilità in Francia e in Belgio.



Il suo nome è Tanja Kiewitz.




martedì 19 ottobre 2010

la passione per le cose vecchie: un ferro da stiro in ghisa



Non sono un'esperta in oggetti d'antiquariato, semplicemente mi piacciono le cose vecchie, forse per il loro "profumo di passato" o forse perchè hanno un aspetto più rassicurante e solido di tutto ciò che attualmente ci circonda nella vita quotidiana.


Al giorno d'oggi gli oggetti difficilmente resistono a lungo e spesso non superano i fatidici due anni oltre i quali la garanzia scade e quindi non conviene più ripararli.


Un pò mi intenerisce guardare questo vecchio ferro da stiro in ghisa che andava a carbone e che probabilmente è passato di mano da madre in figlia per diverse generazioni. Chissà se anche loro odiavano stirare!

Puoi trovarlo QUI

lunedì 11 ottobre 2010

il pesce che ride: un'idea da Caltagirone



Quando avevo visto per la prima volta la scalinata di Caltagirone, con la moltitudine di piastrelle in ceramica che rendono ogni alzata diversa dalle altre, ne ero rimasta impressionata.


Avevo iniziato dal primo scalino e, ad uno ad uno, li avevo fotografati quasi tutti.


Non contenta dell'archivio di soggetti che mi ero procurata avevo anche acquistato un libro che tratta esclusivamente della scalinata: un volume molto bello con fantastiche fotografie.


Mi piace riprendere i soggetti della scalinata perchè ogni volta torno con il pensiero alla Sicilia, un viaggio che per me è sempre bellissimo e ricco di sorprese.










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sabato 9 ottobre 2010

E' MEGLIO MORIRE IN PIEDI....KE VIVERE UNA VITA STRISCIANDO.


Il titolo è la frase che Gianmarco Manca ha scritto nel suo profilo su Facebook.
Io la condivido ma non è per niente facile metterla in pratica.

Vivere strisciando è certamente comodo e semplice ma Gianmarco Manca ha preferito fare una scelta diversa, sicuramente era convinto di quello che ha scritto perchè altrimenti se ne sarebbe rimasto in caserma in Italia.
Aveva 32 anni ed è morto questa mattina in Afghanistan con altri tre alpini: Marco Pedone, Sebastiano Ville, Francesco Vannozzi.

giovedì 7 ottobre 2010

mercoledì 6 ottobre 2010

una scatola come testimonianza delle dolcerie del passato















Ho trovato questa vecchia scatola in un negozio di antiquariato, subito aveva attirato la mia attenzione perchè mi era sembrata una vecchia cappelliera ma poi leggendo la scritta ho capito che si trattava di una scatola per la spedizione dei dolci.
Non so quanti anni potrebbe avere, forse si può risalire al periodo dal nome del negozio che l'ha utilizzata per la spedizione:


Anna Longo di Federico Via Roma 152 angolo Ponte di Tappia 15 Napoli.

Pasticceria e Confetteria specialità in rustici pastiere e bomboniere.

Il profumo dei dolci ormai non si sente più ma ha lasciato il posto ad un " profumo di passato" che mi affascina tantissimo.
Marta




Le ceramiche di Marta puoi trovarle QUI