Ciao, mi chiamo Marta. Per hobby dipingo la ceramica e decoro oggetti con la tecnica del decoupage. Nel mio blog si parla quindi di ceramica e di decoupage ma anche di libri, cinema, musica e.....di molto altro
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mercoledì 27 aprile 2011

lo scoglio della Madonnetta visione incantevole verso Albissola

"Savona - visione incantevole verso Albissola", questa è la scritta che descrive la vecchia cartolina con lo scoglio della Madonnetta (A Madunnetta).



L'ho acquistata alcuni giorni fa su PrezziShock, un sito di vendite on-line simile ad eBay.


Ogni tanto faccio un giro tra le inserzioni di PrezziShock, mi piace curiosare ed a volte mi capita qualche articolo interessante.


La cartolina è degli anni '50 e devo dire che "incantevole" è la giusta definizione per questo paesaggio.


C'era uno stabilimento balneare, probabilmente si chiamava già allora "bagni Madonnetta"


Visivamente la situazione attuale non è molto diversa da quella della cartolina, ma per quanto tempo lo resterà?


Si parla da tempo del progetto di un porticciolo turistico che in un primo tempo includeva anche la costruzione di una torre di Fuksas, per il momento tutto è fermo ma sicuramente il progetto non è stato accantonato.
Ogni tanto sullo scoglio della Madonnetta compaiono striscioni di protesta.


Quello scoglio è legato a tanti miei ricordi, i bagni Madonnetta sono stati il primo stabilimento balneare che ho frequentato, forse sono poco progressista però spero di continuare a poter godere ancora per molti anni della "visione incantevole verso Albisola" così come appare nella cartolina.


un saluto da Marta


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mercoledì 26 gennaio 2011

Qualcuno ha “buttato via” due gattini neri di poche settimane a Savona



Le bestiole sono state trovate da alcuni passanti, attirati dai lamenti, in un trasportino marrone, lasciato proprio in mezza alla strada in via Repusseno nel quartiere di Lavagnola; sono stati soccorsi dai Volontari della Protezione Animali di Savona e, dopo le necessarie cure ed analisi, saranno dati in adozione gratuita a chi ne farà richiesta (019 824735, da lunedì a sabato, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19).

Le Guardie Zoofile dell’ENPA hanno avviato le ricerche dell’autore del reato, punibile con l’arresto fino ad un anno o l’ammenda fino a 10.000 euro; chiunque vi abbia assistito può dare informazioni utili telefonando allo 019/824735, o inviando una mail a savona@enpa.org, o rivolgendosi direttamente a Carabinieri, Polizia Municipale o Guardia Forestale.

Ho ricevuto adesso questo messaggio dall'ENPA di Savona tramite Facebook e lo pubblico sperando che qualcuno voglia
adottare due pelosetti neri (oppure soltanto uno)

Io non mi meraviglio affatto quando il gatto fa qualcosa di misterioso, mi meraviglio quando fa cose normali. ( Gino Paoli )

Un gatto affettuoso è il miglior rimedio contro la depressione.
( Proverbio giapponese )


Nella casa dove vive un gatto nero non mancherà mai l'amore.
( Proverbio inglese )


Prendono, meditano, i nobili atteggiamenti delle grandi sfingi allungate in fondo a solitudini, che sembrano addormentarsi in un sogno senza fine. ( C. Baudelaire )

In casa mia è indispensabile parlare con i gatti... Ci sono un sacco di cose importanti da dire loro tipo: Giù di lì, Smettila , ect... ( Beryl Reid )
28 gennaio 2011
Ho ricevuto adesso una bellissima notizia: SONO STATI ADOTTATI ENTRAMBI:)))
un saluto da Marta











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martedì 26 ottobre 2010

la campana di Savona: per i turisti ha un valore storico, per l'amministrazione comunale è solo un problema per la viabilità







Stamattina, prendendo il caffè al bar prima di andare in ufficio, come al solito ho dato un'occhiata alla cronaca di Savona sul SecoloXIX e sono stata colpita da un articolo che riguarda il Monumento ai Caduti di Piazza Mameli.
Sembra che vogliano spostare i rintocchi della campana, che da 82 anni suona sempre alle 18, per farle suonare all'alba!!!!!
Dicono per problemi di viabilità!!!! Come se il minuto nel quale, quando suona la campana, ci si ferma per ricordare i caduti di tutte le guerre fosse la causa del traffico caotico di Savona.

Il monumento è del 1927 e questo è in parte quanto ha scritto Silvia Campese sul Secolo XIX di oggi:

"Un'antica e lunga storia lega la città di Savona al monumento ai Caduti di Piazza Mameli e al suono dei 21 rintocchi della campana, alle ore 18.
Il traffico e i pedoni si fermano immobili, in un momento di pausa quotidiana che rende "unica" la cittadina ligure nel panorama italiano.
I rintocchi, infatti, sono profondamente legati alla nascita stessa del monumento che porta nel titolo "Rintocchi e memorie", il senso del suono delle campane quale richiamo, per circa un minuto, al silenzio e al ricordo dei caduti: i caduti di tutte le guerre oggi, i morti della Prima Guerra Mondiale in origine, quando il monumento fu costruito nel lontano 1927, ad opera dello scultore Luigi Venzano, originario di Sestri Ponente"

Sono 21 i rintocchi che suonano alle 18 quando la piazza si blocca, uno per ogni lettera dell'alfabeto per comprendere le iniziali dei cognomi di tutti i morti di tutte le guerre.

Nella mia vita non mi è capitato spesso di trovarmi alle 6 di sera in piazza Mameli ma le volte che succede vedere tutti che si fermano e sentire i rintocchi della campana è un'emozione, sono rintocchi che arrivano veramente al cuore.

Da parecchio tempo ho in mente di andare in piazza Mameli alle 18 con la fotocamera per girare un video ma non mi sono ancora decisa a farlo. Ho cercato in internet se ne trovavo uno ed è stata una bella sorpresa vedere quello che inserisco in questo post.
E' stato ripreso da una ragazza argentina di passaggio da Savona.







Ha intitolato il video "historica campana Savona" e questo è quanto ha scritto per descrivere l'evento:
"pasando por la plaza de Savona, suena la campana que recuerda a los caidos de la guerra. Tradicion del lugar."

FANTASTICO!!!!.......i turisti lo considerano un monumento storico e l'amministrazione comunale vuole fargli perdere il suo motivo di esistere zittendo la sua campana!!!!
Loro dicono che i rintocchi sono solo anticipati facendola suonare all'alba, ma in quel modo chi l'ascolterà? ...probabilmente solo i piccioni !!!!!




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venerdì 27 agosto 2010

"Andrea" di Fabrizio De André. Un amore senza lieto fine











Ho registrato questo video a Savona durante il concerto "De Andrè canta De Andrè".



Non è mai facile essere "il figlio di...." ma per Cristiano De Andrè cantare le canzoni di suo padre sembra essere talmente naturale da diventare facile e il pubblico se ne rende conto.


Questa è una bellissima canzone e, come quasi tutte le canzoni di Fabrizio, è una storia bella, triste e..senza un lieto fine.

Andrea s'è perso s'è perso e non sa tornare
Andrea s'è perso s'è perso e non sa tornare
Andrea aveva un amore, Riccioli neri
Andrea aveva un dolore, Riccioli neri.

C'era scritto sul foglio ch'era morto sulla bandiera
C'era scritto e la firma era d'oro, era firma di re

Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia.
Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia.

Occhi di bosco, contadino del regno, profilo francese
Occhi di bosco, soldato del regno, profilo francese
E Andrea l'ha perso, ha perso l'amore, la perla più rara
E Andrea ha in bocca, ha in bocca un dolore, la perla più scura.

Andrea raccoglieva violette ai bordi del pozzo
Andrea gettava riccioli neri nel cerchio del pozzo
Il secchio gli disse: Signore, il pozzo è profondo
più fondo del fondo degli occhi della Notte del Pianto.

Lui disse - Mi basta mi basta che sia più profondo di me.
Lui disse - Mi basta mi basta che sia più profondo di me.

[1978]
Testo e musica di Fabrizio De André e Massimo Bubola




Una canzone contro la guerra sullo sfondo di una storia di amore omosessuale.

L'interpretazione più comune della canzone è che il soldato morto non sia Andrea ma il suo amato come spiega Wilco su "it.fan.musica.de-andre":


L'amore di Andrea , "riccioli neri", muore combattendo per la propria patria e Andrea apprende la notizia leggendo il foglio con "la firma di re".
Se analizzi il testo, "Andrea l'ha perso, ha perso l'amore" indica che il ragazzo morto (il soldato) non è Andrea bensì il suo innamorato (allora i soldati-donna non c'erano ancora), tesi confermata dal verbo che Fabrizio usa nel verso successivo ,"Andrea ha ", quindi Andrea non è morto ma vivo e soffre per la tragedia che l'ha sconvolto ( "s'è perso").

Andrea disperato raggiunge un pozzo e dopo aver gettato di esso una ciocca dei riccioli neri che il suo amore gli aveva lasciato prima di partire (quando presumibilmente dovette tagliarsi i capelli) si suicida buttandosi in fondo al pozzo ("signore il pozzo è profondo/ mi basta mi basta che sia più profondo di me").

Questo mi pare che tolga ogni dubbio, infatti seguendo l'altra tesi, e cioè che il soldato ucciso dalla mitraglia sia Andrea, come potrebbe questi se è già morto morire di nuovo gettandosi in fondo al pozzo profondo?


L'interpretazione è confermata dallo stesso De André:

"Questa canzone la dedichiamo a quelli che Platone chiamava, in modo poetico, i figli della luna; alle persone che noi chiamiamo gay oppure, per una strana forma di compiacimento, diversi, se non addirittura culi. Mi fa piacere cantarla così, a luci accese, a dimostrare che oggi si può essere semplicemente se stessi senza bisogno di vergognarsi."
[Presentazione durante il concerto tenuto al Teatro Smeraldo di Milano (19/12/'92)]

«La canzone parla di un figlio della luna, vittima della guerra. L'ambiente richiama il mondo delle fiabe, ma il dolore per la perdita dell'amato è tragicamente reale. Così Andrea si suicida gettandosi nel pozzo più fondo del fondo degli occhi della Notte del Pianto; quest'atto gli sembra l'unico modo per vincere il dolore.»
[Matteo Borsani - Luca Maciacchini, Anima salva, p. 114]


E' una canzone d'amore e nello stesso tempo una canzone contro la guerra, il testo e il commento li ho tratti dal sito antiwar songs.org (con l'autorizzazione dello staff)


Marta


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domenica 22 agosto 2010

al Priamar di Savona Cristiano canta Fabrizio (De Andrè canta De Andrè)



























Quella di venerdì sera per me rimarrà una serata indimenticabile.

I biglietti per il concerto al Priamar di Cristiano De Andrè li avevo prenotati circa un mese fà tramite HAPPYTICKET.IT e avevo potuto scegliere dei posti buoni nella fila H che è ottima perchè le file davanti rimangono più basse e quindi la visuale del palco è totale.

Lo spettacolo iniziava alle 9 e mezza ma noi poco dopo le 8 eravamo lì sapendo di dover ritirare i biglietti d'ingresso alla biglietteria che avrebbe aperto alle 8 e mezza.
C'era già una fila abbastanza lunga di persone in attesa, subito pensavo che anche loro dovessero solo ritirare i biglietti invece erano tutti in attesa di acquistarli, nonostante sapessero che i posti erano esauriti da tempo speravano forse in qualche rinuncia.
Purtroppo la maggior parte di loro è rimasta delusa perchè di biglietti in vendita ne avevano pochissimi.


Le canzoni di Fabrizio De Andrè, soprattutto quelle dei primi dischi, fanno parte della mia memoria da quando ero una ragazzina. I testi di "Carlo Martello" "La ballata del Michè", "Il testamento", "La guerra di Piero", "Via del Campo", "Bocca di Rosa", "Il pescatore" ancora adesso li ricordo tutti.



Cristiano De Andrè invece non l'ho mai seguito, ricordo di averlo visto ad un festival di Sanremo anni fa ma non mi aveva particolarmente colpito.


Forse per questo il concerto di venerdì è stato una meravigliosa sorpresa.
L'emozione più grande l'ho avuta nel momento in cui Cristiano è entrato sul palco: ho avuto la sensazione di rivedere in lui Fabrizio. Cristiano fisicamente è abbastanza somigliante a suo padre ma è soprattutto lo spirito di Fabrizio che si sente dentro di lui.
Quando ha iniziato a cantare mi sono subito resa conto che è un vero artista.

Io non sono una fine intenditrice di musica però quando suonava il violino le note mi arrivavano diritte al cuore: è bravissimo sia come musicista che come cantante.
Il gruppo che lo accompagna è stato veramente perfetto e tutte le canzoni hanno trovato una nuova vita musicale senza perdere nulla della loro poesia.

Ho scattato qualche foto, non sono riuscite un granchè ma le inserisco lo stesso perchè fanno parte del mio ricordo del concerto. Ho anche registrato qualche video e uno di questi l'ho inserito su YOUTUBE










E' stata veramente una splendida serata e mi ha fatto scoprire un artista nuovo: Cristiano De Andrè

Marta













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lunedì 12 luglio 2010

Non conoscevo neppure il suo nome ma mi mancherà




La notizia della morte di Lilli l'ho appresa da Facebook ieri sera. Nella home page appaiono le notizie pubblicate dagli amici e "Questa è Savona" aveva pubblicato un'immagine bianca listata a lutto con la scritta "Lilli Boutique"


Era chiamato così da tutti, probabilmente perchè la cagnetta Lilly (personaggio di Walt Disney) era l'immagine che rappresentava la sua attività: un camioncino attrezzato da venditore ambulante di abbigliamento sotto alla torre del Brandale, vicino al mercato del pesce di via Pietro Giuria.
Quella bancarella per me è da sempre "il banchetto di Lilli". Non mi sono mai chiesta quale fosse il suo nome, lui era semplicemente "u Lilli"


Anche la sua età per me era indefinibile, come per i vecchi lupi di mare, ho scoperto solo ieri che aveva 65 anni .

Non gli davo del tu e lui mi chiamava "scignua", ma non lo consideravo un'estraneo. So che mi mancheranno le sue battute e il suo sarcasmo, mi mancherà Lilli.

Su savonanews.it quotidiano di informazione on line della provincia di Savona, ho letto un articolo nel quale si rispecchia perfettamente l'immagine che ho di Lilli. Ho chiesto il permesso per inserirlo e mi è stata concessa.
Questo è l'articolo:


Savona: la scomparsa di Lilli nel ricordo di un lettore

Ciao Lilli, ciao vecchio amico. La Savona di oggi non sa quanto tu sia stato e resterai uno dei pezzi più autentici nella storia di questa città. E forse è stata Savona ad essere un pezzo di te e da questa mattina tutto sarà più triste e grigio. Erano altri tempi quando ci si incontrava per strada e ci si divertiva per nulla, quando usavi quel tuo straordinario senso dell’ironia che mi faceva ridere anche se ero io ad essere “messo sulla cincia”, perché sapevo che proprio questo era il segno che mi consideravi un amico. Mi ricordo di aver perso una ragazza per “colpa” tua tanti anni fa, dopo che ne avevi sparata una un po’ pesante. Poco male, meglio una fidanzata di meno che un Lilli silenzioso. Mi “vendicai” quando mi presentasti tua moglie, ma tu avevi scelto una compagna che sapeva ridere come te. Mi ricordo tante di quelle cose che non basterebbero giorni per scriverle. Eri un piccolo Robin Hood di provincia che magari raddoppiava il prezzo di una maglietta ad un cliente con le palanche per regalarne un’altra a chi non possedeva molto. Eri innamorato di quel porto antico, con le strade un po’ sporche ma piene di atmosfera, eri una delle poche persone che sparavano a zero sulla politica senza dare possibilità di replica per l’arguzia feroce che mettevi nelle tue parole. Ma “eri” è cosa sbagliata da scrivere, tu “sei” ancora anche se non riusciamo a vederti. Sei ancora lì ad aspettare “vittime” per le tue battute, a salutare i pescatori, a vendere jeans e magliette. Ci sei, ci devi essere, ne sono sicuro. Anche lassù sanno quanto tu sia importante per questa nostra piccola città.

Ciao Lilli, ciao vecchio pirata.

Il tuo amico Gulli

Lunedì 12 Luglio 2010 ore 11:31







mercoledì 19 maggio 2010

24 maggio giornata europea dei parchi


Il 24 Maggio si festeggia la Giornata Europea dei Parchi, per ricordare il giorno in cui, nel 1909 in Svezia, venne istituito il primo parco.


Savona e Bergeggi partecipano alla iniziativa con "La Grotta Marina di Bergeggi" la più nota grotta marina della Liguria.

ll percorso, che dista dalla costa solo poche centinaia di metri, è sull’Area Marina Protetta.

E’ facile restare abbagliati dai colori del mare che si infrange sulle scogliere sottostanti ma vale la pena osservare le specie vegetali pioniere tipiche di substrati calcarei e le specie arbustive della gariga e della macchia mediterranea tra le quali spiccano Campanula sabatia (esclusiva della liguria occidentale), Euphorbia dendroides, la rara Anthyllis barbajovis e l’endemica Thymelea hirsuta.
Sul territorio cresce anche l’anemone epatica che annuncia la primavera, poi primule, narcisi, acetosella, ginestre, cisto, poligala, vilucchio, gladiolo, globulario, bocche di leone. Alla fine dell’estate arriva il settembrino seguito da crocco e linaria; con l’inverno margheritine e alissi.

Boschi di querce, pini, lecci, faggi, frassini, castani che proteggono nell’ombra funghi come boleti, porcini, colombine verdi, "sanguin". A primavera il Tordilium, ai margini delle strade la "borsa pastora" e la Pimpinella minor.

Sulle colline crescono, agrifoglio, pungitopo, sorbo degli uccellatori; a levante, ginestre (più diffusa la "spagnola", alta fino a 2 metri), erica arborea, brugo e corbezzolo. Non mancano malva e bardana, anche se alcune delle più diffuse piante aromatiche sono timo, origano, santoreggia, mirto, finocchio selvatico, rosmarino.

Narra la leggenda che nella Grotta Marina di Bergeggi vivesse un terribile drago, adorato dalla popolazione della vicina città romana di Vada Sabatia.

All’inizio del V secolo d.C. i Santi Eugenio e Vindemiale affrontarono l’esecrabile bestia armati solo del segnacolo della croce e la affogarono in mare. La leggenda simboleggia in realtà la vittoria del Cristianesimo sul Paganesimo, ma offre anche una chiara testimonianza del timore e del mistero con cui in passato veniva guardata la grotta. Quando il mare era in tempesta, da un foro sopra alla grotta (ancora presente negli anni Sessanta presso la Via Aurelia, prima dei lavori di ampliamento della sede stradale) fuoriusciva con regolare intermittenza un soffio d’aria sibilante che contribuiva ad alimentare il mistero. Si trattava in realtà di un soffione provocato dal moto ondoso che comprimeva ritmicamente l’aria nelle fessure carsiche facendola uscire con violenza verso l’alto.


fonte: blog della fiorista Mariangela , che mi ha autorizzato alla pubblicazione


lunedì 29 marzo 2010

I sogni in un cassetto










realizzato da "IL FANTASMA DELL'OPERA" Vico Spinola Savona




utilizzando un vecchio cassetto e.......la sua arte










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