Ciao, mi chiamo Marta. Per hobby dipingo la ceramica e decoro oggetti con la tecnica del decoupage. Nel mio blog si parla quindi di ceramica e di decoupage ma anche di libri, cinema, musica e.....di molto altro
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giovedì 27 gennaio 2011

Le più belle canzoni di mezzo secolo

A volte mi capita di reperire qualche chicca, qualche oggettino vintage che credevo introvabile ....come questo volumetto con i testi delle canzoni dal 1950 al 1957.
Fa parte della serie LE PIU' BELLE CANZONI DI MEZZO SECOLO ( Messaggerie Musicali) e lo trovi QUI
Sfogliandolo si leggono dei testi davvero improponibili ai giorni nostri ma che fanno parte della storia della musica.

Alcuni titoli:
Dove ti va, Nineta? di Viazzoli
Capricciosella di Da Vinci - Marletta
Papaveri e papere di Mascheroni-Rastelli-Panzeri
Un bacio a mezzanotte di Kramer-Giovannini_Garinei
Viale d'autunno di G. D'Anzi
Vola colomba di Concina Cherubini
Addio, sogni di gloria di Innocenzi-Rivi
Buongiorno tristezza di Ruccione -Fiorelli
Berta filava di Wilhelm-Fiammenghi
Oh, Susanna di Foster - Poletto
Simmo 'e napule...paisà..... di Valente Fiorelli









un saluto da Marta










Le ceramiche, il decoupage ed il collezionismo di Marta puoi trovarli QUI


martedì 16 novembre 2010

una serata al Carlo Felice di Genova:grazie Massimo!!!




"Che bello andare a teatro quando poi ne esci con gli occhi e il cuore pieni di gioia, di suoni, di luci, di colori e di una carrellata di ricordi. E' quello che succede con Canto perché non so nuotare... da 40 anni al Teatro Sistina di Roma. Sul palco lui, Giovanni Calone in arte Massimo Ranieri che il tre maggio compirà 59 anni e beato lui che in scena per due ore e mezzo continua a muoversi camaleonticamente, cantando in tutte le posizioni anche mentre fa gli addominali o sdraiato per terra mentre tira su le gambe con angoli molto improbabili anche per atletici ventenni."
Mariangiola Castrovilli (da Youtube)




Ho trovato questo commento su Youtube, è quanto dice la voce di fondo di un trailer dello spettacolo di Massimo Ranieri "Canto perchè non so nuotare.....da 40 anni" ho voluto riportarlo interamente perchè descrive esattamente come ci si sente all'uscita dal teatro dopo lo spettacolo.

Non sono una frequentatrice dei teatri, in vita mia sono stata così poche volte che per contarle bastano le dita di una mano ma di andare allo spettacolo di Massimo Ranieri ne avevo parlato in casa, avevo anche provato a vedere se trovavo i biglietti lo scorso anno ma non c'ero riuscita.
Quest'anno invece è andata diversamente, qualche mese fa qualcuno:) che probabilmente si ricordava della mia delusione dell'anno scorso mi ha voluto fare una sorpresa: due biglietti POLTRONISSIMA

Non ero mai entrata al Teatro Carlo Felice di Genova ed è stata una magnifica scoperta. Quando siamo entrati in sala sono rimasta a bocca aperta: è fantastico, sembra di stare all'aperto, ai lati i palchi sono dei veri balconi in marmo, le pareti sembrano facciate di antichi palazzi, il soffitto con tanti faretti fa l'effetto di un cielo stellato.

Lo spettacolo è stato veramente indimenticabile, Massimo canta, si racconta, balla, emoziona.
C'è un'orchestra tutta al femminile, un balletto anch'esso di sole donne, l'unico maschietto è un ragazzo che balla il tip tap.

Massimo Ranieri è da sempre uno dei miei cantanti preferiti, ricordo quando negli anni 60 il Cantagiro era passato da Savona avevo acquistato da un fotografo tre belle fotografie, oltre a quella di Massimo avevo preso quelle di Morandi e di Antoine. Non ero andata allo stadio a vedere lo spettacolo perchè non ne avevo la possibilità però non potevo rinunciare ad un ricordo del passaggio della "carovana canora", che ho conservato sempre gelosamente.


Inserisco il video del trailer, se non fosse visibile potete viderlo cliccando QUI



un saluto da Marta




Le ceramiche di Marta puoi trovarle QUI


mercoledì 18 febbraio 2009

Come ho visto il Festival di Sanremo



















Tanti lo detestano e forse anch'io un pò lo detesto, sarà anche per il fatto che ogni anno si allontana sempre più dall'immagine che ero abituata a vedere quando era ancora il classico Festival della canzone italiana, con tanti fiori e tanta musica.

La curiosità però ha sempre la meglio e anche quest'anno penso che cercherò di seguirlo.

Il punto di forza della prima serata è stata sicuramente la partecipazione di Roberto Benigni, ma io non l'ho apprezzato affatto.



Forse sono ancora influenzata dalla lettura di una sua "poesia" dedicata alla mamma di Berlusconi che sta girando sul web e che inizia con " Se quella notte, per divin consiglio, la Donna Rosa, concependo Silvio,......" che ritengo molto di cattivo gusto. Se Benigni avesse provato a sostituire il nome Silvio con Roberto e il nome Rosa con il nome della sua mamma forse si sarebbe reso conto che non era il caso di renderla pubblica.



Mi sono molto stupita dell'attacco a Iva Zanicchi ed al testo della sua canzone.


Benigni è diventato così perbenista da scandalizzarsi per il desiderio di evasione di una donna delusa dalla vita e dagli affetti?


Sicuramente la sua arringa ha influenzato la giuria e ciò mi è sembrata una scorrettezza che poteva essere evitata.




Per quanto riguarda le canzoni quella che ho preferito è stata quella dei Gemelli Diversi, e ne riporto il testo





Vivi per un miracolo



Per ogni madre ancora troppo immatura


Che ha avuto troppa paura


Per ogni vita finita in un sacco della spazzatura


Per chi ha visto un genitore andare via


Per chi il proprio padre non sa nemmeno chi sia


Per chi cresce a mazzate date da un alcolizzato


Per il figlio che è scappato


E per quello che l’ha ammazzato


Per chi ha sentito sulla gola un coltello


Per le vergini vendute come carne da macello


Per il padre schiacciato dal suo lavoro


Che per dare il pane ai figli invecchia lontano da loro


Per ogni madre che si attacca alla bottiglia


Per ogni soldato mai ritornato alla famiglia


Per ogni cuore fatto a pezzi da una stronza


Per ogni donna che ha un uomo che non la ascolta


Per la gente onesta che però si sente sempre dire di no


Ce l’hai un attimo per me?


Perchè c’è troppo bisogno di aiuto


Ti prego dimmi mentre il mondo piange Dio dov’è


Una preghiera va a chi è in carcere senza motivo


Per chi esce ma non cambia e torna in gabbia recidivo


Per il suo bambino


Per il suo futuro


Per chi è aldilà del muro


Per chi è umiliato e al suo padrone grida vaffanculo


Perchè ogni verità taciuta venga conosciuta


Per l’aria sporca e ogni foresta che viene abbattuta


Per ogni nonno come il mio che ha disertato il duce


Per chi ogni giorno prega Dio di avere un po’ di pace


Per ogni bacio non dato
Per ogni amore trovato


Per il barbone affamato morto in un prato


Per quello che si è salvato


Grazie a un euro donato


E per l’uomo che l’ha sfamato al volontariato


Per chi non se ne frega


Ti imploro veglia e prega


Su ogni ribelle nel giusto che non si piega


Per chi è sul baratro però


Guarda in basso e dice no


Ce l’hai un attimo per me…


Minuto dopo minuto il mondo va a rotoli ma resta muto


Dove sono cresciuto vieni tenuto


Seduto e l’odio viene venduto


Da mani lisce come velluto


Per cui c’è troppo bisogno di aiuto


Per chi non usa la forza ma usa il dialogo


Per chi non si arrende all’ennesimo ostacolo


Per quelli che sono vivi per un miracolo


Per te se come me vivi per un miracolo


Guarda giù dai speranza ai sognatori


E la forza per costruire giorni migliori


Per chiunque sia tagliato fuori


E guarda il cielo come me