Ciao, mi chiamo Marta. Per hobby dipingo la ceramica e decoro oggetti con la tecnica del decoupage. Nel mio blog si parla quindi di ceramica e di decoupage ma anche di libri, cinema, musica e.....di molto altro
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sabato 29 gennaio 2011

chi salverà l'Egitto?




Egitto, quasi 100 i morti. Polizia apre il fuoco.
Questo è il titolo dell’ultimo articolo riferito all’Egitto sul sito dell’ANSA, pubblicato oggi alle 20,36

Le immagini che ho visto stasera al telegiornale erano impressionanti e temo che presto in Egitto non ci sarà più nessun posto nel quale potersi considerare “al sicuro”, forse neppure Sharm el Sheikh e le altre località del Mar Rosso.

Mentre ascoltavo le notizie mi sono sentita una morsa allo stomaco. Per me l’Egitto è da tanti anni la meta delle vacanze, la mia oasi di tranquillità tra la magia del deserto e le meraviglie del Mar Rosso. Quando sono in Egitto mi sento come “a casa”.
Ero stata al Cairo nello scorso ottobre e mi ero resa conto che la situazione della popolazione era veramente al limite del sopportabile, ma una sommossa popolare come quella ora in atto non potevo davvero immaginarla.

Da ieri ero particolarmente in apprensione perché non riuscivamo a contattare telefonicamente un caro amico che vive al Cairo. In serata cercando su internet avevo saputo che in molte zone della città i telefoni cellulari non funzionavano. Oggi pomeriggio finalmente siamo riusciti a parlargli. Ha detto che la situazione è tragica e c’è il coprifuoco dalle quattro del pomeriggio fino al mattino.
Ho sentito al telegiornale che hanno cercato di saccheggiare il Museo Egizio, a volte la rabbia provoca delle reazioni a catena della cui gravità ci si rende conto solo quando ormai è troppo tardi per evitarle.

Voglio sperare che tutte queste morti non siano state inutili, che finalmente gli Egiziani riescano a risollevarsi dalla miseria e a riappropriarsi della loro libertà.


guardando scorrere la vita al Cairo (foto Marta P.) ottobre 2010


un saluto da Marta














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lunedì 15 novembre 2010

In Egitto: turisti per caso????


Lei sembra perfettamente a suo agio mentre percorre a dorso di cavallo la poca distanza che la separa dalle Piramidi di Giza, al Cairo.
Pantaloni in pesante cotone azzurro chiaro, maglia bianca aderente con le maniche lunghe con sovrapposta una camicetta fantasia in tessuto leggero e dai colori molto tenui alla quale ha risvoltato le maniche, scarpe bicolore estive, grandi occhiali da sole scuri e la testa coperta dal hijab (velo islamico)

Lui invece indossa un completo blu scuro, si è liberato della giacca e l'ha ripiegata sulla sella, camicia immacolata della quale ha aperto solo il primo bottone del colletto, scarpe scure con la suola in cuoio, occhiali da vista con lenti chiare e cravatta....NON SEMBRA TANTO A SUO AGIO!!!!!

La cravatta è considerata un simbolo di eleganza, Carlo Castellaneta la descrive così: ''un momento di luce e una pausa di estro nella grigia operazione quotidiana del vestirsi''.

Ma per andare a visitare le Piramidi a cavallo, caro giovanotto, non sarebbe stata più adatta una mise un pochino più casual e magari anche un cappello alla Indiana Jones per affrontare il sole del deserto egiziano?



(foto scattata al Cairo il 14 ottobre 2010)

un saluto da Marta



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