La notizia della morte di Pietro Taricone a causa di un incidente nell'atterraggio dopo un lancio con il paracadute l'ho letta stamattina su Repubblica.it e mi ha colpito come un pugno nello stomaco.
Possono capitare incidenti mortali anche facendo sport che non dovrebbero essere di per sè pericolosi, come lo sci e l'escursionismo
In generale si hanno tutti i giorni notizie di incidenti mortali, soprattutto sulle strade. Sono diventati quasi dei fatti normali. Si legge dei tanti ragazzi morti in moto o in macchina e le notizie, se non li conosciamo personalmente, ci sfiorano soltanto, ci colpiscono solo di striscio senza lasciare quasi il segno. "Forse ha causato l'incidente perchè aveva bevuto troppo oppure si era fatto", è ciò che a volte ci viene da pensare, quasi per allontanare da noi la paura che possa succedere ai nostri cari, che per noi sono sempre distanti da questi abusi o olmeno vogliamo credere che sia così.
Possono capitare incidenti mortali anche facendo sport che non dovrebbero essere di per sè pericolosi, come lo sci e l'escursionismo
In generale si hanno tutti i giorni notizie di incidenti mortali, soprattutto sulle strade. Sono diventati quasi dei fatti normali. Si legge dei tanti ragazzi morti in moto o in macchina e le notizie, se non li conosciamo personalmente, ci sfiorano soltanto, ci colpiscono solo di striscio senza lasciare quasi il segno. "Forse ha causato l'incidente perchè aveva bevuto troppo oppure si era fatto", è ciò che a volte ci viene da pensare, quasi per allontanare da noi la paura che possa succedere ai nostri cari, che per noi sono sempre distanti da questi abusi o olmeno vogliamo credere che sia così.
Però quando ho sentito della morte di Pietro Taricone non mi ha colpito solo di striscio, mi ha colpito come se fosse successo ad una persona che conoscevo personalmente.
In realtà Taricone l'avevo conosciuto come tutti guardando il Grande Fratello, quella prima edizione che ha iniziato la lunga serie che è poi degenerata nel ridicolo, nel grottesco, diventando per me una trasmissione inguardabile.
Quella prima edizione era la novità, i ragazzi erano "veri" e Pietro Taricone mi era stato subito simpatico. Genuino, spontaneo, poteva sembrare arrogante ma era soltanto un semplice. Mi ricordava "Serafino" il personaggio di un vecchio film interpretato da Celentano e nello stesso tempo mi ricordava Ricky Memphis, anche lui un ragazzo semplice come tanti.
Taricone nella "casa" era se stesso, senza falsità e senza volgarità, semplicemente "normale". Anche il fatto che si fosse "appartato" con Cristina in quel momento era normale.
Non ho seguito la sua carriera ma ogni tanto mi è capitato di vederlo recitare, lo ricordo in Distretto di Polizia e in Don Gnocchi. Per me era bravo.
Un altro ricordo che ho di lui è la partecipazione ad una puntata benefica del "Miliardario" con Gerry Scotti e i ragazzi del "Grande Fratello " come concorrenti. Le vincite erano ancora in lire e Taricone aveva vinto molto (per l'Amref) sapendosi fermare al momento giusto
Lo chiamavano o' guerriero e credo che lo fosse veramente, un guerriero che ha combattuto per emergere, per riuscire a non rimanere "quello del grande fratello", per riconquistare la sua donna, per vivere una vita normale ma nello stesso tempo per vivere le sue passioni.
Quella prima edizione era la novità, i ragazzi erano "veri" e Pietro Taricone mi era stato subito simpatico. Genuino, spontaneo, poteva sembrare arrogante ma era soltanto un semplice. Mi ricordava "Serafino" il personaggio di un vecchio film interpretato da Celentano e nello stesso tempo mi ricordava Ricky Memphis, anche lui un ragazzo semplice come tanti.
Taricone nella "casa" era se stesso, senza falsità e senza volgarità, semplicemente "normale". Anche il fatto che si fosse "appartato" con Cristina in quel momento era normale.
Non ho seguito la sua carriera ma ogni tanto mi è capitato di vederlo recitare, lo ricordo in Distretto di Polizia e in Don Gnocchi. Per me era bravo.
Un altro ricordo che ho di lui è la partecipazione ad una puntata benefica del "Miliardario" con Gerry Scotti e i ragazzi del "Grande Fratello " come concorrenti. Le vincite erano ancora in lire e Taricone aveva vinto molto (per l'Amref) sapendosi fermare al momento giusto
Lo chiamavano o' guerriero e credo che lo fosse veramente, un guerriero che ha combattuto per emergere, per riuscire a non rimanere "quello del grande fratello", per riconquistare la sua donna, per vivere una vita normale ma nello stesso tempo per vivere le sue passioni.
Marta
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