Ciao, mi chiamo Marta. Per hobby dipingo la ceramica e decoro oggetti con la tecnica del decoupage. Nel mio blog si parla quindi di ceramica e di decoupage ma anche di libri, cinema, musica e.....di molto altro
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mercoledì 19 maggio 2010

Il bollino di qualità per il web piace a utenti e provider


Il bollino di qualità per il web piace a utenti e provider19.05.2010 Ai social network chiesta maggiore trasparenza sul fronte della privacy. Un bollino "Internet mi fido" esposto sul web per garantire il rispetto della privacy e della legalità.
È un'etichetta visibile e chiara proposta su iniziativa del governo.
La certificazione di qualità testimonia l'adesione a un "Codice di autodisciplina a tutela della dignità della persona sulla rete internet".

Cresce, infatti, il dibattito sulle informazioni pubblicate attraverso social network e altri spazi on line, luoghi dove la percezione dei confini tra pubblico e privato non sempre è immediata.
E negli ultimi mesi i gruppi dell'odio su Facebook hanno richiamato più volte l'attenzione dei mass media.
Secondo il progetto, i provider potranno intervenire per rimuovere materiali che violano le norme. L'opinione degli operatori è positiva.

«Su internet - sottolinea Paolo Ainio, fondatore del gruppo Banzai - gli utenti sono i più attivi nella segnalazione di contenuti offensivi: il loro contributo è fondamentale».
La collaborazione con il pubblico del web avrà un ruolo decisivo nella capacità di autoregolamentazione on line.

La bozza del codice nasce su impulso del ministro dell'Interno, Roberto Maroni.
«Standardizza il comportamento nei siti web: gli utenti avranno meno difficoltà per conoscere e rispettare le norme», evidenzia Antonio Converti, direttore della divisione portal and vas di Wind che include Libero, uno dei primi portali italiani ad aver sperimentato un sistema di autoregolamentazione, sviluppato con l'aiuto della comunità di utenti web. Ma restano alcuni punti da approfondire durante la discussione della bozza. «Bisogna definire il protocollo di comunicazione tra fornitori di accesso on line e autorità giudiziaria», aggiunge Converti.

Il testo è in fase di elaborazione da dicembre, quando il ministro Maroni ha convocato una riunione con gli operatori del settore.
All'incontro, tra gli altri, hanno partecipato Google, Facebook e Microsoft.

La proposta arriva in coincidenza con un dibattito sempre più intenso sulla tutela dei dati personali nei social network. Tanto che anche il gruppo "Article 29 data protection party" della Commissione europea è intervenuto per chiedere maggiore trasparenza nelle policy delle reti sociali on line che riguardano le informazioni personali degli iscritti.
Gli utenti, per esempio, devono essere consapevoli che, se scelgono di pubblicare la loro pagina privata sul web, il loro profilo può essere trovato dai motori di ricerca.

Di recente, poi, è intervenuta anche l'Agcom, l'Autorità garante delle telecomunicazioni, con un'indagine sui danni economici della pirateria dovuti a filmati, fotografie, canzoni e testi condivisi on line senza rispettare il copyright. Osserva Dario Denni, presidente di Aiip, l'Associazione italiana degli internet provider: «La bozza del codice incontra il favore degli operatori: apre la strada per avere strumenti effettivi ed efficaci. E la segnalazione di abusi può diventare più reattiva». Ha un ruolo decisivo anche la semplificazione della comunicazione rivolta al pubblico on line.
«Le linee guida dovranno avere un linguaggio chiaro. È in ritardo, però, una diffusione della cultura informatica in Italia attraverso progetti educativi», aggiunge Denni.

Via agli incontri tra fornitori di accesso a internet, aziende informatiche, gestori di servizi web, motori di ricerca, istituzioni pubbliche: definiranno l'evoluzione del codice di autodisciplina.


Fonte:
Luca Dello Iacovo
IL SOLE 24 ORE

lunedì 17 maggio 2010

Raimondo Vianello: la sua morte dissacrata su Facebook



Quando ho saputo della sua morte avrei voluto scrivere subito un pensiero in ricordo di Raimondo Vianello.

E’ stato un grande artista e mi ha regalato tanti momenti di allegria. Solo lui è riuscito a rendermi piacevole seguire una trasmissione calcistica e la cosa ha dell’incredibile perché il calcio non è uno degli sport che amo.
Il pensierino avrei voluto scriverlo ma poi non l’ho fatto perché pensavo di non riuscire a trovare le parole giuste per rendere l’idea di quanto l’ho apprezzato, di quanto l’ho sentito sincero nella sua recitazione con Sandra,di quanto era ironico, mai volgare, sempre un vero signore in qualsiasi circostanza.

Queste parole forse riuscirei a trovarle ora, a distanza di un mese dalla sua morte, dopo essermi commossa guardando le immagini del suo funerale alla televisione, cosa che non mi era mai successo per nessun personaggio pubblico. Nonostante ciò ho deciso di non parlare della sua persona, ma di ciò che ho letto su internet , delle parole che sono state scritte riguardo a Vianello e delle quali non riesco a farmene una ragione.
Riporto una discussione che si è svolta su una bacheca di Facebook, si tratta della bacheca di un mio amico. Come tutti i frequentatori di face book sanno l’amicizia su fb a volte non è esattamente un’amicizia nel vero senso della parola, si potrebbe chiamare “conoscenza virtuale”, che si mantiene per uno scambio di opinioni, per la pigrizia di cancellarla, per la speranza di poterla trasformare in un’amicizia vera. Ecco la discussione del 15 aprile 2010

“tizio A” E' morto il camerata Vianello, soldato nella repubblica di salò e berlusconiano dichiarato da sempre. E adesso un po' di pubblicità. Ta tarà , ta tarà, ta ta tara ta ta tà!!!


“tizio B” vabbè poveromo, un minimo di rispetto per i morti..

“tizio C” preferisco un berlusconiano dichiarato di un intero popolo che nega di averlo votato ...

“tizio A” mica non lo rispetto, ho solo dato la notizia... e poi c'ha guadagnato miliardi con le televendite, mica se la prenderà per la pubblicità...

“tizio C” era il suo lavoro ... io credo sia stato un ottimo professionista. e la sua carriera , non dimentichiamolo è iniziata quando Berlusconi ancora faceva lo sguattero sulle navi da crociera e le tv private ancora non esistevano ; - )

“tizio A” non metto in dubbio le sue capacità istrioniche, anche se accostarlo ad un mostro sacro come Tognazzi (come ho sentito) mi pare esagerato...
ma come persona un repubblichino non avrà mai la mia stima, specie se poi ha fatto successo facendo il "simpatico"

“tizio D” via... non è così semplice... come saprai l'arruolamento nella RSI era obbligatorio.
Anche Dario Fo è stato soldato a Salò.
Lui cel'avrà la tua stima, immagino no?

“tizio A” c'è chi ha pagato con la vita il rifiuto alla leva obbligatoria nella rsi, come ben sai...

“tizio D” eh appunto.
Quindi Dario Fo è un fascista che non avrà mai la tua stima.
La mia sì, per quello che ha fatto nei 65 anni successivi.
Chi ha pagato con la vita è un eroe, io non posso dire cosa avrei fatto, sarebbe anche troppo comodo, anche perchè essendo nato 30 anni dopo quei fatti ho un po' di pudore nel giudicare chi, suppongo, ha avuto meno coraggio.
Ora passo per il Pansa della situazione.....

“Tizio A” ma Fo, appunto per quello che ha fatto dopo, presumibilmente l'ha fatto perchè costretto e non eroe, su vianello non posso avere questa certezza, anzi...
cmq sapevo che avrei sollevato un vespaio con questo post :))

“Tizio E” allora sorvoliamo sul Vianello repubblichino... ma non sul Vianello Berlusconiano..!!

“Tizio A” qui ( link) c'è un elenco di gente che ha aderito alla rsi un po' per costrizione un po per convinzione (pavese si era fatto i suoi begli anni di confino come antifascista negli anni '30, di dario fo si è detto ecc.). Ma lui ha dichiarato "non rinnego nulla"... fate voi...

“Tizia F” (sono io) ma tu gli artisti li classifichi in base alle loro scelte politiche? Se sono di destra non ti piacciono per partito preso, se sono di sinistra sono dei grandi?
...se il" Ta tarà , ta tarà, ta ta tara ta ta tà!!! " te lo evitavi forse sarebbe stato meglio

“Tizio B” quoto la marta, specie nel momento della morte è sempre bene portare rispetto. Anche a Berlusconi, un so se mi spiego.

“Tizio A” non l'ho affatto giudicato come artista infatti, ho ricordato due cose della sua persona, e cmq, personalmente, non mi è mai piaciuto come artista... e umanamente, ripeto, uno che ho militato e non ha rinnegato la rsi per me si merita tutto il tarattatta...

“Tizio E” e speriamo di farlo presto anche per Berlusconi...!!

Qui si chiude la discussione.

Nei giorni seguenti alla sua morte avevo letto su un giornale che c’erano state proteste per una pagina apparsa su Facebook nella quale si leggeva “ Festeggiamo la morte del berlusconiano Raimondo Vianello, dopo Mike, Mosca, Santi Licheri, il cavaliere perde un altro voto. Speriamo che il prossimo sia Fede”

E’ il caso di esprimere un’opinione su quello che ho riportato?
Per me sarebbe superfluo, sono parole che si commentano da sole e ben rappresentano chi le ha scritte.

Mi piace pensare che se Vianello le potesse leggere riuscirebbe a trovare un commento ironico per sdrammatizzare e chiudere la disputa dimostrandosi come al solito un vero gentleman.

grazie Raimondo!

Marta


lunedì 18 gennaio 2010

Ho creato una pagina fan su Facebook

Sono registrata su Facebook da oltre un anno, non lo utilizzo molto, inserisco qualche foto dei miei lavori in ceramica, ogni tanto guardo se gli amici hanno inserito qualche post.
Oggi ho scoperto che è possibile creare una pagina fan e così ho deciso di farlo per il mio blog LE CERAMICHE DI MARTA. Il primo( a parte la sottoscritta) ad iscriversi è stato il mio amico Simone Piazzesi,per ora siamo solo in due ma spero che non rimarremo soli a a lungo:))
Se volete visitare la pagina fan questo è il link

http://www.facebook.com//photo.php?pid=670099&id=1541598896#/pages/LE-CERAMICHE-DI-MARTA/281118387455?ref=mf

mercoledì 20 maggio 2009

Facebook riesce ad influenzare anche la giustizia


Stamattina mentre ero al bar per il caffè ho dato un'occhiata al Secolo XIX e ho letto un articolo che mi ha impressionato relativo ad un processo per spaccio.

Adesso l'ho trovato anche sul quotidiano on-line e lo riporto qui di seguito.


Arrestato per hashish, assolto in nome del popolo di Facebook

20 maggio 2009 Matteo Indice


Tremilaseicento “amici” la pensavano come lui, e cioè che un po’ di spinelli in compagnia e tre grammi di hashish fossero un peccato veniale. Perciò gliel’hanno fatto sapere su Facebook mentre era ai “domiciliari”, accompagnando i messaggi con invettive al giudice che l’aveva mandato agli arresti. A quel punto il magistrato, bersaglio telematico di un’improvvisata giuria popolare, si è dovuto astenere dal processo lasciando che lo celebrasse un collega. Risultato: l’imputato è stato assolto e il primo giudice è finito pure sotto tutela della Digos. Succede a Genova e il protagonista è un uomo di 36 anni che nel settembre 2008 viene controllato in un parco pubblico. Ha un po’ di “fumo” che - si giustifica - «serve per fare qualche canna da passare agli amici». Per l’Arma è spaccio e D. T. trascorre una notte in guardina, quindi finisce in aula per la direttissima che tanto direttissima non è. Lo liberano, con l’obbligo di firma in caserma, mentre la sentenza è rimandata. Per tre mesi riga dritto, poi smette: colpo della strega, movimenti limitati. D.T. sfodera certificati medici e insiste: «I carabinieri mi dissero che non ci sarebbero stati problemi». Nessuna comunicazione al tribunale però. E lo stesso giudice che l’aveva messo fuori, gli affibbia i domiciliari. A questo punto D. T. si scatena. Obbligato a stare 24 ore al giorno in casa s’incolla al computer, trasforma il suo spazio-internet in un’arena dove fanno tutti il tifo per lui e l’effetto Facebook è così forte che la polizia si preoccupa, finché il magistrato non si chiama fuori. Avrebbe davvero condannato D. T. ? Impossibile saperlo, ma la sentenza virtuale ha comunque modificato il corso del processo.


Dovremmo iniziare a preoccuparci, i gruppi che nascono su Facebook sono veramente incontrollabili, le persone sembrano godere nel perdere la propria identità personale per unirsi a gruppi del tipo " Salvatore Riina" (tutt'ora presente con 1281 membri), oppure "uccidiamo Berlusconi" "uccidiamo Vladimir Luxuria" "stupro di gruppo" che per fortuna sono stati cancellati. Anche i gruppi demenziali del tipo "uccidiamo Virgola" (8892 membri) mi fanno accapponare la pelle Io mi sono registrata ma i gruppi non mi piacciono affatto, al massimo accetto di entrare nei fans club di qualche organizzazione o personaggio pubblico che apprezzo particolarmente (Herbert Pagani, De Andrè, Jannacci, Ugo Tognazzi, AVIS, UNICEF, MSF, Barack Obama) Dove si andrà a finire di questo passo?
Marta



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