Abbiamo cercato di sostituirli con le musicassette, con i CD, con la musica senza fruscii che si trasferisce direttamente dal computer ma, appena ci capita tra le mani un disco in vinile, la nostalgia riaffiora.
Io sono nata negli anni '50. "Papaveri e papere" è stata la prima canzone che ho conosciuto perchè mio papà me la cantava sempre.
Della mia infanzia ho ancora il ricordo di un grammofono a manovella e dei grandi e pesanti dischi dischi a 78 giri in gommalacca.
Da ragazzine appena io e mia sorella riuscivamo a mettere da parte 750 lire andavamo a comprarci un 45 giri.
Negli ultimi anni, con la passione per il vintage, il vinile è tornato alla ribalta e se ne vedono parecchi nei mercatini.
Qualche mese fa mi sono comprata uno stock di dischi, subito volevo acquistare solo il 33 giri con le canzoni del film "My fair lady" ma poi mi sono lasciata attirare e sono tornata a casa con due interi scatoloni colmi di dischi di tutti i generi: classica, popolare, anni '60.... c'è un pò di tutto e non è neppure facile catalogarla, non so da dove iniziare.
Probabilmente provengono dalla Francia infatti ho visto dischi di Sacha Distel, Edith Piaf, Yves Montand, Gilbert Becaud, Giorges Moustaki, Nana Mouskouri, Francoise Hardy che erano conosciuti anche in Italia.
Tra i tanti ho scelto la copertina di un disco di Sylvie Vartan come immagine per questo mio post un pò nostalgico.
Il disco contiene 4 canzoni:
comme un garçon
le jour qui vient
le testament
l'enfant aux papillons
un saluto da Marta
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