Il mese scorso si era diffusa la notizia che in India ha chiuso l'ultima fabbrica di macchine da scrivere manuali. In realtà si trattava di una bufala in quanto vengono ancora prodotte macchine da scrivere manuali ed elettriche in Cina, in Giappone ed in Indonesia.
Apprendere che si continueranno a produrre macchine da scrivere mi ha fatto molto piacere, ormai siamo nell'era del computer però esistono ancora molte persone che la utilizzano abitualmente, per affezione oppure per obbligo. Oriana Fallaci la usava per una testarda affezione, per obbligo la usano i detenuti quando non è loro consentito l'utilizzo del computer.
Con questo modello la Olivetti iniziava, nel 1936, la produzione di una macchina portatile, destinata non solo all’ufficio, ma anche al privato.
Le ceramiche, il decoupage ed il collezionismo di Marta puoi trovarli QUI
Apprendere che si continueranno a produrre macchine da scrivere mi ha fatto molto piacere, ormai siamo nell'era del computer però esistono ancora molte persone che la utilizzano abitualmente, per affezione oppure per obbligo. Oriana Fallaci la usava per una testarda affezione, per obbligo la usano i detenuti quando non è loro consentito l'utilizzo del computer.
Quella che presento in queste foto è una vecchia Olivetti ICO (Industrie Camillo Olivetti)
Con questo modello la Olivetti iniziava, nel 1936, la produzione di una macchina portatile, destinata non solo all’ufficio, ma anche al privato.
La carrozzeria è metallica di colore rosso. Esisteva in vari colori (nero lucido, nero martellato, rosso, blu, marrone, verde, grigio, avorio)
Ogni macchina ha un numero di matricola e quella delle foto è la numero 31289.
Non sono un'esperta però l'ho provata e funziona bene. Manca la targhetta ICO. Il nastro è nero. All'interno del coperchio ha due spazzolini ed un pennello
Questa è la prova di scrittura
Se qualcuno fosse interessato può trovarla QUI
un saluto da Marta
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