Ero già a conoscenza dei sacrifici che vengono imposti in Cina ai bambini inseriti nelle scuole di ginnastica, ma oggi su un giornale on line ho visto una serie di immagini che mi hanno veramente impressionato e che si possono vedere QUI
Le foto ritraggono bambini di pochi anni mentre eseguono esercizi ginnici, tra tutte le foto ho notato qualcosa che accomuna tutti quei piccoli atleti: gli sguardi.
Sono sguardi che non hanno nulla della spensieratezza dell'infanzia, non sono gli sguardi biricchini che siamo abituati a vedere nei bambini che conosciamo, gli sguardi che ridono promettendo qualche marachella.
Gli sguardi dei bambini di queste immagini sono seri, le fronti sono corrucciate, si ha l'impressione che stiano recitando in un ruolo sbagliato: un ruolo da adulti.
Forse qualcuno tra loro salirà sul podio olimpico ma non esiste nessuna medaglia e nessuna vittoria per la quale possa valere la pena di rinunciare all'infanzia ma soprattutto non esiste nulla che possa giustificare le TORTURE alle quali sono sottoposti dagli allenatori per farli diventare flessibili e che sono riprese in questo VIDEO che non ho avuto il coraggio di vedere fino in fondo
Le foto ritraggono bambini di pochi anni mentre eseguono esercizi ginnici, tra tutte le foto ho notato qualcosa che accomuna tutti quei piccoli atleti: gli sguardi.
Sono sguardi che non hanno nulla della spensieratezza dell'infanzia, non sono gli sguardi biricchini che siamo abituati a vedere nei bambini che conosciamo, gli sguardi che ridono promettendo qualche marachella.
Gli sguardi dei bambini di queste immagini sono seri, le fronti sono corrucciate, si ha l'impressione che stiano recitando in un ruolo sbagliato: un ruolo da adulti.
Forse qualcuno tra loro salirà sul podio olimpico ma non esiste nessuna medaglia e nessuna vittoria per la quale possa valere la pena di rinunciare all'infanzia ma soprattutto non esiste nulla che possa giustificare le TORTURE alle quali sono sottoposti dagli allenatori per farli diventare flessibili e che sono riprese in questo VIDEO che non ho avuto il coraggio di vedere fino in fondo
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