Il 17 marzo di quest'anno sarà festa nazionale per la ricorrenza dei 150 anni dalla proclamazione dell' Unità d'Italia
Ma è veramente unita l'Italia?
Per qualcuno è addirittura troppo unita e la vorrebbe dividere, qualcuno invece la vorrebbe più unita e c'è anche chi non la vorrebbe affatto e detesta tutto ciò che rappresenta la nostra "italianità"
Io sento di appartenere all'Italia e quindi mi piace festeggiare il suo 150° anniversario. Avrei voluto inserire in questo post il nostro Inno Nazionale ma poi ho pensato che c'è una canzone di Enzo Jannacci che rappresenta meglio la mia idea di Italia ed è "Sei minuti all'alba".
E' una canzone che ho sempre amato molto e la voglio dedicare a tutti gli Italiani che hanno amato l'Italia e che l'hanno difesa, come il povero "disertore" che aspetta l'alba per essere fucilato.
Testo di Dario Fo ed Enzo Jannacci
Musica di Enzo Jannacci
Sei minuti all'alba
el gh'è gnanca ciar,
sei minuti all'alba,
il prete è pronto già.
L'è giamò mes'ura
ch'el va drè a parlà:
«Gliel'ho detto, padre, debun
mi hu giamò pregà».
Nella cella accanto
canten na cansun:
«Sì, ma non è il momento,
un pu' d'educasiun!».
Mi anca piangiarìa,
il groppo è pronto già;
piangere, d'accordo, e perché:
mi han da fucilà.
Vott setember sunt scapà,
hu finì de fa el suldà,
al paes mi sunt turnà,
disertore m'han ciamà.
De sul treno caregà,
n'altra volta sunt scapà,
in montagna sono andato, ma l'altr'er
cui ribelli m'han ciapà.
Entra un ufficiale,
mi offre da fumar:
«Grazie, ma non fumo
prima di mangiar».
Fa la faccia offesa,
mi tocca di accettar,
le manette ai polsi son già,
quei lì van a drè a cantà.
E strascino i piedi
e mi sento mal;
sei minuti all'alba,
Dio, cume l'è ciar.
Tocca farsi forza,
ci vuole un bel final,
dai, allunga il passo, perché
ci vuole dignità.
Vott setember sunt scapà,
hu finì de fa el suldà,
al paes mi sunt turnà,
disertore m'han ciamà.
De sul treno caregà,
n'altra volta sunt scapà,
in montagna sono andato, ma l'altr'er
cui ribelli m'han ciapà.
QUI trovi il video su Youtube
Traduzione in Italiano:
Sei minuti all'alba, non è neanche chiaro
sei minuti all'alba, il prete è già pronto
è già mezz'ora almeno che continua a parlare
gliel'ho detto "Padre, mi creda, ho già pregato molto"
Nella cella accanto cantano una canzone
Sì, ma non è il momento! Un po' di educazione...
Io piangerei anche, il groppo (in gola) è già pronto.
Piangere, d'accordo, perché mi devono fucilare
L'otto settembre sono scappato, ho finito di fare il soldato
sono tornato al mio paese, ma mi hanno chiamato "disertore"
poi mi hanno caricato sul treno, sono scappato un'altra volta
sono andato in montagna, ma l'altro ieri
mi hanno catturato con i ribelli
Entra un ufficiale, mi offre da fumare
"Grazie, ma non fumo, prima di mangiare"
Fa la faccia offesa... mi tocca di accettare
Le manette sono già ai polsi ... e quelli là continuano a cantare
E trascino i piedi, e mi sento male
sei minuti all'alba, Dio com'è chiaro!
Tocca farsi forza: ci vuole un bel finale
Dai, allunga il passo, perché ci vuole dignità
L'otto settembre sono scappato, ho finito di fare il soldato
sono tornato al mio paese, (ma) mi hanno chiamato "disertore"
poi mi hanno caricato sul treno, sono scappato un'altra volta
sono andato in montagna, ma l'altro ieri
mi hanno catturato con i ribelli
un saluto da Marta
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