Ciao, mi chiamo Marta. Per hobby dipingo la ceramica e decoro oggetti con la tecnica del decoupage. Nel mio blog si parla quindi di ceramica e di decoupage ma anche di libri, cinema, musica e.....di molto altro

domenica 22 febbraio 2009

Roberto Benigni e le donne




Quali sono i fattori che fanno diventare “intoccabile” una persona? Che cosa la rende talmente “in” da autorizzarla a parlare e sparlare a ruota libera su tutto e su tutti? Che cosa provoca la sudditanza del suo pubblico? Una sudditanza talmente forte che nessuno osa più contraddirlo, perché esprimendo un parere non positivo su di lui automaticamente si diventerebbe “out”?
Forse i fattori sono molteplici ed hanno radici talmente profonde che la gente comune come me non può comprenderli.

Roberto Benigni mi aveva già deluso quando durante una trasmissione era zompato addosso a Raffaella Carrà, palpandola a suo piacimento e il pubblico si sbellicava dalle risate.

Nei giorni scorsi mi è anche capitato di leggere una sua “poesia” dedicata alla mamma di Berlusconi. L’ho vista su internet e chi non la conosce la può trovare facilmente usando Google, è sufficiente digitare “ se quella notte per divin consiglio”
Anche in questo caso si trovano solo giudizi entusiastici, quasi si trattasse della lirica di un novello “sommo poeta”. Io personalmente preferisco non commentarla, mi limito a consigliare agli estimatori di fare una prova: sostituire il nome Silvio con il loro nome e il nome Rosa con il nome della loro madre.

Il “grande” Benigni ha raggiunto il massimo della performance nella prima serata del Festival di Sanremo, quando ha iniziato con i suoi apprezzamenti su Iva Zanicchi e sul testo della sua canzone.
Se la canzone fosse stata cantata da un interprete di sesso maschile sicuramente per Benigni sarebbe passata inosservata perché se nel testo di una canzone si parla di un uomo anziano che vuole dimenticare i suoi dolori con una ragazza giovane nessuno penserebbe a criticarlo, al massimo può fare pena, oppure anche invidia.
Invece la Zanicchi è una donna e quindi merita di essere svergognata pubblicamente e trattata come una pervertita.
Roberto Benigni ha inoltre dimostrato di aver voluto infierire senza neppure avere approfondito il reale significato della canzone. Il testo finisce con “Ti voglio senza amore, amore” e quella ultima parola ne modifica l’intera storia, ma probabilmente a Roberto ciò è volontariamente sfuggito.




mercoledì 18 febbraio 2009

Come ho visto il Festival di Sanremo



















Tanti lo detestano e forse anch'io un pò lo detesto, sarà anche per il fatto che ogni anno si allontana sempre più dall'immagine che ero abituata a vedere quando era ancora il classico Festival della canzone italiana, con tanti fiori e tanta musica.

La curiosità però ha sempre la meglio e anche quest'anno penso che cercherò di seguirlo.

Il punto di forza della prima serata è stata sicuramente la partecipazione di Roberto Benigni, ma io non l'ho apprezzato affatto.



Forse sono ancora influenzata dalla lettura di una sua "poesia" dedicata alla mamma di Berlusconi che sta girando sul web e che inizia con " Se quella notte, per divin consiglio, la Donna Rosa, concependo Silvio,......" che ritengo molto di cattivo gusto. Se Benigni avesse provato a sostituire il nome Silvio con Roberto e il nome Rosa con il nome della sua mamma forse si sarebbe reso conto che non era il caso di renderla pubblica.



Mi sono molto stupita dell'attacco a Iva Zanicchi ed al testo della sua canzone.


Benigni è diventato così perbenista da scandalizzarsi per il desiderio di evasione di una donna delusa dalla vita e dagli affetti?


Sicuramente la sua arringa ha influenzato la giuria e ciò mi è sembrata una scorrettezza che poteva essere evitata.




Per quanto riguarda le canzoni quella che ho preferito è stata quella dei Gemelli Diversi, e ne riporto il testo





Vivi per un miracolo



Per ogni madre ancora troppo immatura


Che ha avuto troppa paura


Per ogni vita finita in un sacco della spazzatura


Per chi ha visto un genitore andare via


Per chi il proprio padre non sa nemmeno chi sia


Per chi cresce a mazzate date da un alcolizzato


Per il figlio che è scappato


E per quello che l’ha ammazzato


Per chi ha sentito sulla gola un coltello


Per le vergini vendute come carne da macello


Per il padre schiacciato dal suo lavoro


Che per dare il pane ai figli invecchia lontano da loro


Per ogni madre che si attacca alla bottiglia


Per ogni soldato mai ritornato alla famiglia


Per ogni cuore fatto a pezzi da una stronza


Per ogni donna che ha un uomo che non la ascolta


Per la gente onesta che però si sente sempre dire di no


Ce l’hai un attimo per me?


Perchè c’è troppo bisogno di aiuto


Ti prego dimmi mentre il mondo piange Dio dov’è


Una preghiera va a chi è in carcere senza motivo


Per chi esce ma non cambia e torna in gabbia recidivo


Per il suo bambino


Per il suo futuro


Per chi è aldilà del muro


Per chi è umiliato e al suo padrone grida vaffanculo


Perchè ogni verità taciuta venga conosciuta


Per l’aria sporca e ogni foresta che viene abbattuta


Per ogni nonno come il mio che ha disertato il duce


Per chi ogni giorno prega Dio di avere un po’ di pace


Per ogni bacio non dato
Per ogni amore trovato


Per il barbone affamato morto in un prato


Per quello che si è salvato


Grazie a un euro donato


E per l’uomo che l’ha sfamato al volontariato


Per chi non se ne frega


Ti imploro veglia e prega


Su ogni ribelle nel giusto che non si piega


Per chi è sul baratro però


Guarda in basso e dice no


Ce l’hai un attimo per me…


Minuto dopo minuto il mondo va a rotoli ma resta muto


Dove sono cresciuto vieni tenuto


Seduto e l’odio viene venduto


Da mani lisce come velluto


Per cui c’è troppo bisogno di aiuto


Per chi non usa la forza ma usa il dialogo


Per chi non si arrende all’ennesimo ostacolo


Per quelli che sono vivi per un miracolo


Per te se come me vivi per un miracolo


Guarda giù dai speranza ai sognatori


E la forza per costruire giorni migliori


Per chiunque sia tagliato fuori


E guarda il cielo come me


domenica 8 febbraio 2009

Un piccolo pensiero per Fabrizio De Andrè




Da quando ho seguito la trasmissione di Fabio Fazio " Che tempo che fa" in ricordo di Fabrizio De Andrè sto pensando di fare qualcosa anch'io in sua memoria e alla fine ho deciso per un suo ritratto.


Proverò a metterlo in asta su E-bay e invierò la somma ricavata a "Medici Senza Frontiere", sperando che qualcuno sia interessato all'acquisto.
Questo è il link dell'inserzione


Per me ne conserverò una fotocopia in ricordo di Faber.



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martedì 3 febbraio 2009

Un pensiero d'amore per San Valentino











Una piastrella decorata con una frase d'amore potrebbe essere un'idea per San Valentino


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