Ciao, mi chiamo Marta. Per hobby dipingo la ceramica e decoro oggetti con la tecnica del decoupage. Nel mio blog si parla quindi di ceramica e di decoupage ma anche di libri, cinema, musica e.....di molto altro

domenica 20 marzo 2011

una ceramica al giorno......capoletto Madonna con Bambino


CAPOLETTO
CERAMICA ALBISOLA
ALTORILIEVO DIPINTO A MANO
MADONNA CON BAMBINO
DIMENSIONI CM. 16 x CM 22
E' PREDISPOSTO PER ESSERE APPESO
Si trova QUI

Il significato della parola "capoletto" nel dizionario dell' Accademia della Crusca è:
Quel panno, o drappo, che s'appiccava propriamente alle mura delle camere per lo più a capo a letto, che noi diciamo Paramento.


Nel linguaggio corrente invece per capoletto si intende tutto ciò che si appende a capo del letto, può essere un quadro, una stampa, una ceramica e nella maggior parte dei casi il soggetto è un'immagine sacra come questo altorilievo che rappresenta la Madonna col Bambino

un saluto da Marta

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la Milano Sanremo di passaggio da Albissola Marina


Erano anni che non assistevo al passaggio della Milano Sanremo e anche stavolta mi sono detta "il prossimo anno non me la voglio perdere!".


E' davvero uno spettacolo eccezionale anche se alla fine tutto si conclude in pochi minuti.
Le macchine della polizia, l'annuncio dell'arrivo dei ciclisti in testa, il loro passaggio a cui segue dopo alcuni minuti il passaggio del "gruppo" con al seguito tutte le auto....tanta velocità, tanti colori e soprattutto una grande emozione.

Passano sfiorando i bordi della careggiata, sembra di essere un tutt'uno con loro, al loro passaggio ci si sente trascinati via e ........ alla fine ci si ritrova lì fermi sul marciapiede con ancora quell'immagine negli occhi.

Mi sono documentata un pò su questa corsa ed ho trovato informazioni davvero interessanti, almeno per me che amo la bicicletta ma che dei professionisti di questo sport conosco molto poco. Conosco Coppi e Bartali perchè sono entrati nella leggenda del ciclismo, Eddy Merckx e Felice Gimondi perchè correvano quando ero ancora una ragazzina, Marco Pantani perchè con le sue imprese ha fatto amare il ciclismo praticamente a tutti, Mario Cipollini e pochissimi altri.

Conosciuta con il nome di Classica di Primavera o la Classicissima, è la più importante e famosa corsa di un giorno che si corre in Italia e, con una lunghezza di circa 290 km, è anche una delle più lunghe. Il percorso ed il chilometraggio sono rimasti pressoché invariati sin dalla prima edizione, particolare che rappresenta una rarità nel panorama delle grandi classiche internazionali. Nel 1937 fu stabilita la data fissa della gara il 19 marzo, giorno della festa di San Giuseppe. Dopo l'abrogazione di tale festività, la corsa oggi avviene il sabato più vicino al 19 marzo.
La prima gara risale al 1907.

Nel 1910 la Classicissima entrò definitivamente nella leggenda delle due ruote, in una giornata d'inferno, con i corridori che cercavano rifugio nelle case lungo il percorso a causa delle condizioni atmosferiche estreme. Dei circa sessanta iscritti solo sette riuscirono ad arrivare al traguardo.

Un tempo correre la Milano Sanremo era davvero un'impresa eroica!!!

Ho messo il filmato su Youtube perchè mi fa piacere condividerlo, la canzone del video è "Bartali" di Paolo Conte ed è cantata da Enzo Jannacci


un saluto da Marta

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sabato 19 marzo 2011

fiaccolata e banda musicale a Frabosa per il 150° dell'Unità d'Italia

Frabosa Soprana 17 marzo 2011


La banda che suona l'Inno di Mameli e tutti che lo cantiamo insieme




La fiaccolata tricolore di 150 maestri di sci ( Frabosa, Artesina e Prato Nevoso) per festeggiare i 150 anni dell'Unità d'italia.




Stand gastronomici con degustazione gratuita

Musica dal vivo e giochi per i bambini

E' stata una festa piena di calore, di musica, di entusiasmo e ........ con un po' di commozione sulle note sell'Inno di Mameli


un saluto da Marta


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mercoledì 16 marzo 2011

anche la mia bandiera per festeggiare l'Italia



un saluto da Marta


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martedì 15 marzo 2011

150° dell'Unità d'Italia: troppo unita o troppo divisa?


Il 17 marzo di quest'anno sarà festa nazionale per la ricorrenza dei 150 anni dalla proclamazione dell' Unità d'Italia

Ma è veramente unita l'Italia?
Per qualcuno è addirittura troppo unita e la vorrebbe dividere, qualcuno invece la vorrebbe più unita e c'è anche chi non la vorrebbe affatto e detesta tutto ciò che rappresenta la nostra "italianità"

Io sento di appartenere all'Italia e quindi mi piace festeggiare il suo 150° anniversario. Avrei voluto inserire in questo post il nostro Inno Nazionale ma poi ho pensato che c'è una canzone di Enzo Jannacci che rappresenta meglio la mia idea di Italia ed è "Sei minuti all'alba".

E' una canzone che ho sempre amato molto e la voglio dedicare a tutti gli Italiani che hanno amato l'Italia e che l'hanno difesa, come il povero "disertore" che aspetta l'alba per essere fucilato.


Testo di Dario Fo ed Enzo Jannacci
Musica di Enzo Jannacci

Sei minuti all'alba
el gh'è gnanca ciar,
sei minuti all'alba,
il prete è pronto già.
L'è giamò mes'ura
ch'el va drè a parlà:
«Gliel'ho detto, padre, debun
mi hu giamò pregà».

Nella cella accanto
canten na cansun:
«Sì, ma non è il momento,
un pu' d'educasiun!».
Mi anca piangiarìa,
il groppo è pronto già;
piangere, d'accordo, e perché:
mi han da fucilà.

Vott setember sunt scapà,
hu finì de fa el suldà,
al paes mi sunt turnà,
disertore m'han ciamà.
De sul treno caregà,
n'altra volta sunt scapà,
in montagna sono andato, ma l'altr'er
cui ribelli m'han ciapà.

Entra un ufficiale,
mi offre da fumar:
«Grazie, ma non fumo
prima di mangiar».
Fa la faccia offesa,
mi tocca di accettar,
le manette ai polsi son già,
quei lì van a drè a cantà.

E strascino i piedi
e mi sento mal;
sei minuti all'alba,
Dio, cume l'è ciar.
Tocca farsi forza,
ci vuole un bel final,
dai, allunga il passo, perché
ci vuole dignità.

Vott setember sunt scapà,
hu finì de fa el suldà,
al paes mi sunt turnà,
disertore m'han ciamà.
De sul treno caregà,
n'altra volta sunt scapà,
in montagna sono andato, ma l'altr'er
cui ribelli m'han ciapà.

QUI trovi il video su Youtube




Traduzione in Italiano:

Sei minuti all'alba, non è neanche chiaro
sei minuti all'alba, il prete è già pronto
è già mezz'ora almeno che continua a parlare
gliel'ho detto "Padre, mi creda, ho già pregato molto"

Nella cella accanto cantano una canzone
Sì, ma non è il momento! Un po' di educazione...
Io piangerei anche, il groppo (in gola) è già pronto.
Piangere, d'accordo, perché mi devono fucilare

L'otto settembre sono scappato, ho finito di fare il soldato
sono tornato al mio paese, ma mi hanno chiamato "disertore"
poi mi hanno caricato sul treno, sono scappato un'altra volta
sono andato in montagna, ma l'altro ieri
mi hanno catturato con i ribelli

Entra un ufficiale, mi offre da fumare
"Grazie, ma non fumo, prima di mangiare"
Fa la faccia offesa... mi tocca di accettare
Le manette sono già ai polsi ... e quelli là continuano a cantare

E trascino i piedi, e mi sento male
sei minuti all'alba, Dio com'è chiaro!
Tocca farsi forza: ci vuole un bel finale
Dai, allunga il passo, perché ci vuole dignità

L'otto settembre sono scappato, ho finito di fare il soldato
sono tornato al mio paese, (ma) mi hanno chiamato "disertore"
poi mi hanno caricato sul treno, sono scappato un'altra volta
sono andato in montagna, ma l'altro ieri
mi hanno catturato con i ribelli

un saluto da Marta

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lunedì 14 marzo 2011

una ceramica al giorno.....angeli su pannello di piastrelle


Il pannello è composto da quattro piastrelle ed ha la dimensione complessiva di cm 30 x cm 30

Può essere incorniciato oppure incollato, su legno o direttamente sul muro, sia all'interno che all'esterno della casa.

Lo trovate QUI

un saluto da Marta

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domenica 13 marzo 2011

Il Giappone con l'incubo del disastro nucleare


Stamattina la prima immagine che ho visto su internet è stata quella di un bambino giapponese con le braccia allargate mentre un uomo che indossa camice bianco, cuffia e mascherina gli sta avvicinando un oggetto che suppongo essere un misuratore di radiazioni.

Mi si è gelato il sangue perchè mi è tornata in mente la tragedia del 1986 a Cernobyl, che ha avuto conseguenze drammatiche e che ancora continua ad avere ripercussioni sulla salute dopo 25 anni.
Ora siamo in un'altro secolo e le centrali nucleari sono sicuramente molto più sicure di quelle della vecchia Unione Sovietica però l'immagine di quel bambino mi spaventa ugualmente, forse più di quanto non fossi spaventata nel 1986 perchè oggi le immagini arrivano direttamente davanti agli occhi senza nessun filtro tranquillizzante.


un saluto da Marta

sabato 12 marzo 2011

dal nostro passato..........le ciaspole - racchette da neve










Su Wikipedia troviamo questa descrizione:


Le racchette da neve (o ciaspole) sono uno strumento che consente di spostarsi agevolmente a piedi sulla neve fresca poiché aumenta la superficie calpestata e quindi anche il 'galleggiamento'. Inizialmente erano fatte di corda intrecciata e legno, oggi sono per lo più di plastica o di materiale simile. Il nome "ciaspole" è un termine del dialetto noneso (val di Non)

Al giorno d'oggi si usano ciaspole in plastica ma queste di legno hanno per me molto più fascino, come tutte le cose che riaffiorano dal passato ed in particolare quelle che mantengono inalterata la loro utilità, come nel caso delle ciaspole, che potrebbero benissimo essere ancora utilizzate.

Ciaspole simili a quelle della foto le trovi QUI un saluto da
Marta



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venerdì 11 marzo 2011

dal nostro passato .....una vecchia bandiera tricolore sabauda




Si sta avvicinando il 17 marzo che quest'anno sarà festa nazionale per i 150 anni dell'Unità d'Italia e per l'occasione ho pensato di pubblicare la foto di una vecchia bandiera sabauda che avevo acquistato tempo fa da un collezionista.

Lo stemma centrale non è sormontato dalla corona, si tratta quindi di una bandiera civile ed è abbastanza ben tenuta, tenendo conto del fatto che ha attraversato tanti decenni della nostra storia.


un saluto da
Marta

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mercoledì 9 marzo 2011

a Hong Kong.......anche se parla cinese quasi quasi mi convince a comprare:)))


Hong Kong.
Venditore con una bella parlantina a raffica.
Ho filmato solo la parte conclusiva, quando gli si era già seccata la gola:)))))




un saluto da Marta






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